«Nel provvedimento “Sblocca cantieri” ci sono vari aspetti problematici. La norma che semplifica gli affidamenti sotto i 200mila euro, è una norma pericolosa perché questi affidamenti sono numerosissimi soprattutto negli Enti locali. Ci sono norme preoccupanti che riportano il ripristino dell’appalto integrato, un sistema che ha dimostrato di funzionare molto male. Ci sono norme che consentono eccessive deroghe per i commissari di Governo che sono nominati con un criterio che non individua con chiarezza quali sono le opere». Lo ha detto Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, aggiungendo che «c’è anche la norma sui subappalti che ha una serie di rischi collegati all’infiltrazione mafiosa, ma è anche un norma pericolosa sul piano della qualità delle opere, perché i subappaltatori operano in regime di ulteriore risparmio. Il decreto prevede come regola il prezzo più basso. L’idea è che più che al far bene si pensa al fare comunque». Per Cantone, «lo sblocco riguarda le opere sotto i 200mila euro, perchè per tutte le opere per cui prima si potevano fare procedure semplificate adesso bisogna fare procedure aperte».