Il sindaco di Limone Piemonte non ha dubbi: la carcassa del fuoristrada del famigerato incidente che il 7 dicembre 1981 vide Beppe Grillo come protagonista e che causò la morte di tre persone, deve essere rimosso. A spese del comico e fondatore del Movimento. Lo rivela la Stampa ha registrato lo sfogo del sindaco del paese che fu teatro del drammatico incidente: «Attira troppa gente in un punto dove è fin troppo facile scivolare e farsi male», spiega il sindaco "Quel rottame non è un trofeo da mostrare ai turisti. Tanti continuano a fermarsi, per scattare fotografie come fosse unattrazione. Invece bisogna avere rispetto delle persone che sono decedute in quella tragedia. Proverò a contattare Beppe Grillo, per collaborare insieme, trovare una soluzione condivisa e rimuovere definitivamente i resti del veicolo». Come detto nell'incidente morirono tre persone: Renzo Giberti, 45 anni, la moglie Rossana Quartapelle, 33, il figlio Francesco, un bambino di 9. Assolto in primo grado dal Tribunale di Cuneo, Grillo fu poi condannato in Appello (1985) e in Cassazione (1988), a 14 mesi con sospensione condizionale della pena. Il comico si salvò, lanciandosi subito fuori dallabitacolo. «Ho cercato di assecondare la marcia dellauto allindietro, come quando si fa retromarcia - dichiarò Grillo nel 1984 - puntando verso una sporgenza di roccia del monte, dove speravo di fermarmi. Per disgrazia ho colpito quella sporgenza con la ruota di scorta esterna, la macchina ha ruotato verso il burrone. Istintivamente, ho spalancato la portiera e mi sono lanciato, mentre la Chevrolet precipitava».