Un recente rapporto dell'International Bar Association (IBA) ha calcolato che la professione legale contribuisce direttamente con 1,6 trilioni di dollari (1,47 trilioni di euro) all'economia globale, pari all'1,7% del Pil.

Dettagli del contributo economico

Questo dato, contenuto nel rapporto “The IBA report on the social and economic impact of the legal profession”, include il lavoro di oltre 20 milioni di avvocati, paralegali e personale di supporto, insieme ad altri 14 milioni di lavoratori che supportano la professione. Il contributo totale comprende 787 miliardi di dollari in ricavi dai servizi legali, 191 miliardi di dollari in tasse e 637 miliardi di dollari in "effetti di ecosistema" nei servizi del lato dell'offerta, come amministrazione e sistemi economici più ampi. Dei servizi legali mondiali, il diritto societario ha contribuito con 222 miliardi di dollari e il contenzioso con 193, rappresentando i due maggiori elementi della professione.

La ricerca rivela che Europa e Nord America dominano il mercato legale globale, con l'80% del totale. In Europa, con 1,8 milioni di avvocati (lo 0,2% della popolazione), si genera lo 0,8% del Pil dell'area. In Nord America, i 2,5 milioni di avvocati (lo 0,7% della popolazione) contribuiscono all'1,4% del Pil. Asia e Oceania rappresentano il 15% del mercato legale, ma solo lo 0,3% del Pil regionale. Africa e America Latina insieme costituiscono meno del 5% del mercato, con una presenza professionale significativa ma ricavi inferiori, rendendo i servizi legali più accessibili.

La percezione sociale degli avvocati

Lo studio dell'IBA rivela un interessante divario nelle percezioni sul contributo della professione legale alla società. L'International Bar Association ha scoperto che solo il 54% delle persone intervistate ritiene che gli avvocati abbiano un impatto positivo, mentre poco più di un terzo è indeciso o pensa che la professione non abbia alcun impatto. Il 12% afferma che l'impatto è negativo. In Europa, solo il 46% delle persone vede la professione legale in modo positivo, e in Nord America questa percentuale scende al 41%.

Questo contrasta con la percezione dei professionisti legali stessi: il 78% di loro considera il proprio lavoro positivo, mentre solo l'8% lo vede in modo negativo. Secondo il rapporto, queste percezioni divergenti sono spesso influenzate da stereotipi negativi nella cultura popolare, storie di stampa sfavorevoli e la percezione che le parcelle legali siano inappropriate.

Lo stato di diritto

Il rapporto evidenzia che nei paesi con un forte stato di diritto si registrano 13 anni in più di aspettativa di vita, il 30% in più di ragazze che completano l'istruzione secondaria, il 53% in meno di inquinamento e una maggiore protezione delle minoranze. Tuttavia, questi benefici sono a rischio poiché lo stato di diritto è in declino in quasi il 60% delle 140 giurisdizioni esaminate.