«Soglie più alte» per l'utilizzo del contante «favoriscono l'economia sommersa» mentre «l'uso di pagamenti elettronici permettendo il tracciamento delle operazioni ridurrebbe l'evasione fiscale». Lo afferma Fabrizio Balassone, capo del Servizio Struttura Economica del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d'Italia, in audizione davanti alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla manovra 2023. «I limiti all'uso del contante, pur non fornendo un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione», ha detto ancora Balassone. Sul Pnrr, invece, «la piena attuazione delle riforme e investimenti del Pnrr potrà fornire un contributo determinante alla crescita economica e di riflesso al miglioramento della finanza pubblica». Sul fronte del caro energia, Balassone ha aggiunto che «si può stimare che qualora gli interventi per imprese e famiglie» per attenuare gli impatti della crisi energetica «dovessero essere rinnovate fino alla fine dell'anno alle stesse condizioni previste per il primo trimestre, il costo complessivo sarebbe nell'ordine del 3,5% del Pil, sostanzialmente in linea con quello supportato nel 2022. In questo scenario, sarebbe importante rendere le misure ancora più mirate e selettive, nonché finanziarle prioritariamente ricorrendo a risparmi di spesa o maggiori entrate».

Il reddito di cittadinanza

L'attuale assetto del reddito di cittadinanza «non è privo di aspetti critici, per lo più legati alla duplice natura dello strumento, che è al contempo misura assistenziale e di politica attiva per l'accompagnamento e l'inserimento dei beneficiari nel mondo del lavoro. La sua riforma complessiva» contenuta nella manovra «potrebbe essere un'occasione per risolvere l'ambiguità e rafforzare l'efficacia misure nel raggiungere le situazioni di bisogno». «L'introduzione del reddito di cittadinanza - ha ricordato - ha rappresentato una tappa significativa nell'ammodernamento del nostro sistema di Welfare. Una forma di reddito minimo a sostegno delle famiglie più bisognose è presente in tutti i Paesi dell'area dell'euro e in molti di essi presenta carattere di universalità. In questi anni - ha evidenziato ancora Balassone - il sussidio ha contributo dapprima a contenere gli effetti negativi dell'epidemia di Covid sul reddito disponibile delle famiglie più fragili e poi a sostenere il potere d'acquisto particolarmente colpito dal recente shock inflazionistico». Infine, ha detto Balassone, l'introduzione «di una flat tax incrementale difficilmente potrà eliminare l'eccessiva concentrazione dei fatturati dichiarati su valori appena inferiori alla soglia», ha detto Balassone aggiungendo: «Per evitare che una stratificazione nel tempo di regimi speciali crei ulteriori spazi per comportamenti elusivi ed evasivi, occorrerebbe mirare a una riforma organica complessiva del sistema fiscale, con l'obiettivo di semplificarlo e di accrescerne equità».