«Anche nel carcere di Trento la situazione è preoccupante: non sono mancate le morti, i tentati suicidi, gli atti di autolesionismo, persone ferite, colluttazioni. Nel carcere di Spini ci sarebbe posto solo per 240 detenuti ma invece ce ne sono 343. In una struttura sovraffollata mancano pure 40 unità nel personale». Lo dice Mario Cossali, presidente di Anpi Trentino, commentando la statistica nazionale curata dal Centro studi di Ristretti Orizzonti: dal 2000 al 2022 nelle carceri italiane ci sono stati 1.301 suicidi su un totale di 3.482 morti. «Ancora una volta dobbiamo rifarci alla Costituzione e al suo preciso dettato, per cambiare la condizione carceraria e la cultura che la sottende - aggiunge Cossali -. Voltaire parlava di grado di civiltà, noi dobbiamo parlare del grado della democrazia nella quale viviamo. Non possiamo dimenticarci di questa questione fondamentale. Non si possono aspettare altre rivolte, altre morti, anche a Trento per intervenire»