Gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di «mancanza di buona fede» nei negoziati per la liberazione di Brittney Griner, la giocatrice americana di basket arrestata a febbraio a Mosca per possesso di stupefacenti e condannata a nove anni di carcere. L’atleta, fa sapere la Casa Bianca, è stata trasferita in una colonia penale, dove le sue condizioni di detenzione potrebbero diventare più dure. «Come amministrazione - ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre - continuiamo a lavorare in modo instancabile alla sua liberazione. Il presidente ha chiesto all’amministrazione di fare di tutto per convincere i carcerieri a migliorare quelle condizioni» che Griner «potrebbe vedere peggiorate in una colonia penale». «Il governo americano - ha aggiunto la portavoce - ha fatto un’offerta significativa ai russi per risolvere detenzioni inaccettabili e sbagliate di cittadini americane. Nelle settimane successive, nonostante una mancanza di buona fede nei negoziati da parte dei russi, il governo americano ha continuato a portare avanti quell’offerta e a proporre soluzioni alternative attraverso tutti i canali possibili».