Slitta al 30 dicembre l'entrata in vigore del decreto legislativo di riforma del processo penale, originariamente prevista per domani. È quanto prevede il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri. Lo slittamento è stato disposto, come è stato spiegato da fonti del governo, per garantire i'impatto ottimale della riforma sull'organizzazione degli uffici giudiziari. Accogliendo così la richiesta di 26 procuratori generali che, in una lettera al ministro Carlo Nordio, hanno messo in evidenza i problemi e le difficoltà interpretative delle norme, in assenza di una disciplina transitoria, soprattutto per la parte relativa alle indagini preliminari. Il rinvio, hanno chiarito le stesse fonti, rispetta comunque le scadenze del Pnrr, che prevede che la riforma sia attuata entro la fine dell'anno. Sugli interventi in materia di ergastolo ostativo, si legge che l'accesso ai benefici penitenziari per i condannati per reati di mafia e terrorismo è possibile «anche in assenza di collaborazione con la giustizia» se è avvenuta una «riparazione pecuniaria» del danno alle vittime e se è stata dimostrata la cessazione dei collegamento con la criminalità organizzata attraverso «elementi specifici». Via libera anche al completamente della squadra di sottogoverno, con Francesco Paolo Sisto viceministro della Giustizia e Andrea Delmastro Delle Vedove e Andrea Ostellari come sottosegretari a via Arenula. Il cdm ha inoltre approvato la stretta ai rave party. Il decreto prevede la reclusione da 3 a 6 anni e multe da mille a 10mila euro. Si procede d'ufficio «se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l'ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica». In caso di condanna, «è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell'occupazione». Sulla questione covid, stop da domani ai vaccini obbligatori per i medici e reintegro dei medici non vaccinati.