«Una giusta riflessione l’ha avviata Paolo Zangrillo, ponendosi il problema della compatibilità fra il ruolo di ministro e quello di coordinatore in Piemonte. Credo che analogo ragionamento non potrà che fare Tajani, che al ruolo di coordinatore nazionale somma quelli di ministro, vicepremier e probabilmente di capodelegazione di Fi. E lo stesso vale per la neo-ministra Bernini, che è vicecoordinatrice del partito. Berlusconi ci ha portato all’8 per cento, lui ci ha fatto andare al Governo. E lui indicherà la nuova formula di Forza Italia». Lo dice Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e vicepresidente della Camera, in un’intervista a "La Repubblica". Silvio Berlusconi, in occasione del voto di fiducia al Governo al Senato, «farà un discorso alto e nobile, come quelli sempre pronunciati in sedi istituzionali, da non confondere con gli spezzoni rubati altrove. Berlusconi è quello dell’omaggio al cimitero di Nettuno e dell’intervento al Congresso americano» prosegue Giorgio Mulè. Quanto all’ipotesi di nominare sottosegretario agli Esteri Valentino Valentini, storico collaboratore dell’ex premier, «è apprezzato dagli Usa a Israele, dalla Russia al Medio Oriente. Aveva rapporti con l’ambasciata di Mosca, è vero, ce li ha ancora? Io so solo - conclude Mulè - che ha qualità e cultura per svolgere un eccellente compito alla Farnesina».