Si è conclusa, nella sede di Via della Scrofa, la riunione dell'esecutivo nazionale di Fratelli d'Italia con la leader Giorgia Meloni. Si è discusso di governo e squadra di ministri, ma anche di gas e Pnrr. Oltre alla presidente Giorgia Meloni erano presenti tra gli altri Andrea Delmastro, Ignazio La Russa, Fabio Rampelli e i capigruppo parlamentari Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida. Arrivando in macchina aveva gli occhi sullo smartphone. Ai cronisti che le chiedevano se si trattasse della lista dei ministri, la leader di FdI ha risposto: «No, sto leggendo gli sms». Anche quelli di Salvini? «Anche», ha chiosato Meloni. Veto su Salvini al Viminale? «Non mi risulta», ha risposto ai cronisti Rampelli, arrivando alla riunione. «Nessuna polemica», ha assicurato, sulla composizione del prossimo esecutivo di centrodestra. «Ci sono sono tre partiti che devono comporre un governo, è normale che discutano», ha concluso. Si è fatto sentire anche Lollobrigida. «Un governo eletto dal popolo è già un governo politico», ha detto. Spiegando però che «se la situazione lo richiederà ci sarà la possibilità di utilizzare personalità di alto profilo». Per Ignazio La Russa «tutti o quasi tutti i componenti dell'esecutivo hanno preso la parola». Ma «non si è parlato di nomi, non si è parlato di veti o di formazioni». «Tutti abbiamo dato a Meloni la nostra piena assicurazione di fidarci del suo giudizio», ha aggiunto. Intanto prosegue l'interlocuzione con il governo, che oggi si riunisce in un Consiglio dei ministri. Principale punto di dialogo è il gas, con continui contatti tra Meloni e Cingolani. Nelle scorse ore Meloni si era esposta con una nota contro la Germania, senza nominarla. «Azioni di singoli Stati» non fanno il gioco dell'Europa, ha detto. Specificando poi che il suo governo sosterrà norme in Europa per contenere il prezzo del gas e dell'energia.