Le truppe russe hanno arrestato il direttore generale della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, Igor Murashov, e lo hanno portato in una località sconosciuta. Lo ha annunciato Petro Kotin, presidente dell’Agenzia ucraina Energoatom, responsabile della gestione degli impianti nucleari nel Paese. «La sua auto è stata fermata, sulla strada tra l’impianto e la città di Energodar; Murashov è stato trattenuto con la forza, bendato e portato in un luogo sconosciuto. Al momento, non ci sono informazioni su dove si trovi e sulle sue condizioni», ha dichiarato Kotin come riporta il canale Telegram di Energoatom. Da ieri, con l’ufficializzazione dell’annessione di quattro regioni ucraine alla Russia, anche la centrale di Zaporizhzhia diventa, secondo il Cremlino, territorio della Federazione. L’annessione è stata condannata dalla comunità internazionale che non l’ha riconosciuta come legittima.

Bombe su Nord Stream 1 e 2, si pensa a un robot di manutenzione

«A piazzare le bombe che hanno provocato quattro falle nel gasdotto Nord Stream 1 e 2, a circa 80 metri di profondità nelle zone economiche esclusive di Svezia e Danimarca, potrebbero essere stati i robot di manutenzione che operano all'interno della struttura del gasdotto durante lavori di riparazione»: è l'opinione degli esperti riferita dal Guardian. «Se questa teoria si rivela corretta, la natura sofisticata dell'attacco e la potenza dell'esplosione aggiungerebbero peso ai sospetti che gli attacchi siano stati effettuati da un potere statale, con il dito puntato contro la Russia».