«Il popolo ha scelto e la scelta del popolo è definitiva». Il presidente russo Vladimir Putin si esprime così nel discorso per sancire l’annessione alla Russia delle regioni dell’Ucraina in cui, la scorsa settimana, sono stati organizzati i referendum. «Gli abitanti delle 4 regioni» - Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk - «diventano nostri cittadini per sempre». Kiev «rispetti la volontà popolare», avverte Putin, ribadendo che Mosca difenderà il suo territorio «con ogni mezzo». «Non c’è nulla di più forte della decisione di milioni di persone che vogliono tornare alla propria vera patria storica», dice Putin, secondo cui le popolazioni del Donbass sono state «oggetto di genocidio» da parte dell’Ucraina. «Voglio che mi sentano a Kiev e in tutto l’Occidente: i cittadini di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia diventano nostri cittadini per sempre», ribadisce il presidente russo, che ha poi chiesto alle autorità ucraine «di tornare al tavolo negoziale». La scelta delle quattro regioni ucraine «è ormai fatta, e la Russia non la tradirà», sottolinea Putin, chiedendo di rispettare «la legittima sovranità popolare». «Faremo tutto il possibile per garantire la sicurezza della nostra popolazione», ha evidenziato, promettendo sostegno agli abitanti del Donbass. «L’Occidente ha cercato e sta cercando una nuova occasione per indebolire e distruggere la Russia, sono ossessionati dall’esistenza di un Paese così grande», prosegue Putin. «I leader occidentali sono sempre gli stessi, dei colonizzatori. Dobbiamo ricordare loro che questa politica colonialista è iniziata nel Medioevo», ribadisce lo zar ammonendo l’Occidente che «non ha il diritto morale» di parlare di democrazia. Putin poi lancia un duro attacco agli Stati Uniti. I quali hanno creato - dice il presidente russo nel suo discorso - «un precedente» - usando le armi nucleari. «Esiste un ordine mondiale unipolare, nella sua essenza antidemocratico e non libero. Gli Stati Uniti sono il solo paese al mondo ad aver utilizzato due volte le armi nucleari, distruggendo le città giapponesi di Hiroshima e di Nagasaki. Ricordo che gli Stati Uniti e i Britannici hanno raso al suolo, senza che ve ne fosse la necessità dal punto divista militare, durante la seconda guerra mondiale, le città di Dresda, Amburgo, Colonia e numerose altre città tedesche. Gli Stati Uniti hanno lasciato un segno terribile nella memoria dei popoli di Corea e del Vietnam con i barbari bombardamenti al napalm e con armi chimiche».