S'infiamma il totoministri e si parla di Fabio Panetta, Domenico Siniscalco o un mister X come prossimo ministro dell'Economia. Si va via via restringendo il campo per il scegliere il successore di Daniele Franco a via XX settembre, e gli sherpa di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia sono al lavoro sul dossier. Dossier che si è fatto più complicato dopo l'approvazione della Nota di aggiornamento al Def, che ha certificato una crescita per il 2023 allo 0,6 per cento. Gli spazi di manovra per il nuovo esecutivo dunque si restringono, anche se Mario Draghi lascia in eredità un tesoretto di circa 15 miliardi. Ma chi sarà a tenere in ordine l'economia tra un paio di settimane? Il totoministri insiste su Fabio Panetta, membro del board della Bce e uomo vicino a Draghi. Giorgia Meloni lo vorrebbe fortemente come ministro. Dal diretto interessato sarebbe arrivato un cordiale rifiuto, ma il pressing non si ferma. In alternativa, torna di moda il nome di Domenico Siniscalco, già ministro dell'Economia nei governo Berlusconi II e III. Guido Crosetto, fondatore di Fd'I e consigliere di Meloni, si è già espresso con chiarezza sul totoministri. «Serve una persona autorevole che sappia tranquillizzare i mercati interni e internazionali», ha detto. Sottolineando poi che «se iniziano turbolenze a causa di un nome scelto male, il governo farà poca strada». Dunque, a prescindere dal nome ciò che tutti vogliono evitare è un nuovo "caso Savona". Il ministro scelto dal governo gialloverde per il dicastero dell'Economia ma bocciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Salvini e Di Maio scelsero poi Giovanni Tria, figura terza apprezzata dal Colle. Il totoministri durerà ancora due settimane, poi sapremo in che mani il centrodestra deciderà di mettere i nostri conti.