«Putin è stato spinto dalla popolazione russa, dal partito, dai ministri, a inventarsi questa operazione speciale, per cui le truppe russe sarebbero dovute arrivare a Kiev in una settimana, e sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky». Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a Porta a Porta, scatenando la reazione di tutti i partiti politici, tra chi parla di fraintendimento e chi grida allo scandalo. Secondo Berlusconi, Putin «è caduto in una situazione veramente difficile e drammatica» e avrebbe deciso di invadere l’Ucraina per difendere la popolazione delle repubbliche filorusse del Donbass dagli attacchi ucraini, che sarebbero stati ordinati dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma poi c’è stata «una resistenza imprevista e imprevedibile da parte delle truppe ucraine, che poi sono state anche foraggiate con armi di tutti i tipi da parte dell’Occidente». Non solo. Il Cavaliere ha concluso dicendo che ora la situazione è diventata difficile da tenere sotto controllo «anche perché, non ho capito il motivo, le truppe russe si sono sparse in giro per l’Ucraina, mentre secondo me avrebbero dovuto soltanto fermarsi intorno a Kiev». Tra i primi a indignarsi il segretario del Pd, Enrico Letta. «Trovo incredibile che ci non ci sia una ribellione collettiva» alle parole di Berlusconi su Putin, ha detto Letta. «Sono parole scandalose e gravissime - ha aggiunto - mi chiedo e chiedo a Meloni se le condivide, poi sono parole sconclusionate perché parla di aiuti all'Occidente ma Forza Italia li ha votati: sono parole che vanno oltre l'inimmaginabile, parole che fanno piacere a Putin». Sul piede di guerra anche il leader del terzo polo, Carlo Calenda. «Berlusconi vergognati, e scusati - ha scritto su twitter - Altro che moderato ed europeista: con Putin e i suoi aguzzini». Linea prudente quella mantenuta dal numero uno della Lega, Matteo Salvini. «Berlusconi dice che Putin è stato spinto a invadere l'Ucraina e voleva mettere persone perbene a Kiev? Non mi fate interpretare - ha detto a Rtl 102.5 - Io dico che faremo di tutto per fermare la guerra quando saremo al governo: prima il giudizio su Putin era positivo da parte da tutti, ma ora giustificazioni per chi invade non ce ne sono». Dopo qualche ora è arrivata la risposta di Berlusconi, che cerca di rettificare quanto detto. «Bastava vedere tutta l’intervista per capire quale sia il mio pensiero, che peraltro è noto da tempo - ha spiegato - Riferivo quello che alcuni raccontano senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto: forse sono stato frainteso facevo solo il "cronista" riferendo il pensiero di altri». Per poi sottolineare che «l’aggressione all’Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Forza Italia chiara e netta: non potremo mai in nessun modo e per nessuna ragione rompere la nostra partecipazione all’Unione europea e all’Alleanza atlantica».