Ci sono finalmente i nomi dei primi due magistrati che andranno a sedere nel futuro Csm, quello del “dopo Palamara”. Sono stati eletti con il nuovo sistema introdotto dalla riforma Cartabia: si tratta di Paola D’Ovidio, sostituta presso la Procura generale della Cassazione, e Antonello Cosentino, consigliere della seconda sezione civile della Corte (e delle sezioni unite civili). D’Ovidio, esponente di Magistratura indipendente, e Cosentino, di AreaDg, hanno prevalso nel collegio unico nazionale riservato ai magistrati di legittimità: la prima con 1.860 voti, il secondo con 1.226. A seguire, tra gli altri, Milena Falaschi di Unicost (1.816 voti), Stanislao De Matteis, indipendente (fermatosi a 780), Raffaello Magi di Magistratura democratica (692), mentre Stefano Guizzi è risultato ottavo (244). Dunque, dopo ore di attesa, finalmente nel tardo pomeriggio sono arrivati questi primi riscontri dalle urne per i futuri togati, benché le votazioni si fossero concluse lunedì. Lo scrutinio, iniziato alle 12.30 e terminato alle 19.30, si è svolto in Cassazione e i votanti totali sono stati 7911. Si tratta di un risultato prevedibile: per queste due posizioni sarebbe stato complicato un successo degli indipendenti. E infatti hanno vinto gli alfieri delle correnti, quelle più forti guidate rispettivamente da Angelo Piraino ed Eugenio Albamonte. Domani riprenderà lo spoglio per i due collegi dei pm, che assegnano 5 “seggi” nel futuro Csm, a cui seguirà quello per i quattro collegi dei giudicanti da cui saranno eletti 13 nuovi consiglieri. Partita dunque ancora da giocare: sarà interessante vedere quanto otterranno Unicost, gruppo a cui era iscritto Palamara, Md dopo la ‘scissione’ da Area, ma anche Autonomia&Indipendenza, fondata a suo tempo da Piercamillo Davigo, e che appoggia Henry John Woodcock tra i pubblici ministeri.