Non sarà un beneficio dalla consistenza indimenticabile, ma l’erogazione del bonus 200 euro per partite Iva e piccoli lavoratori comincia a somigliare ad un giallo. Non ci sono ancora conferme su quando verrá erogato il bonus antinflazione per professionisti e autonomi perché il decreto del ministero del Lavoro - che avrebbe dovuto definire nel dettaglio requisiti e procedure per chiedere il sostegno - non e stato ancora firmato. In queste ore le strutture delle Casse si stanno riunendo per decidere una strategia comune. L’unico dato certo é che la domanda non si potrà presentare prima del 20 settembre e si potrà inoltrare al massimo fino al 30 novembre. Non ci sarà un click day, perché le somme stanziate dovrebbero essere sufficienti a coprire la platea di professionisti aventi diritto. In altre parole sarà sufficiente rispettare i requisiti di reddito ( non superiore a 35mila euro percepito nell’anno 2021) per ottenere l’indennizzo. Dunque la data ufficiale non è ancora stata fissata, ma in seguito a un incontro con alcuni dirigenti dell’Inps, l’Adepp (Associazione degli enti presidenziali privati) ha reso noto che prima di dare il via all’invio delle domande si deve attendere l’entrata in vigore del decreto attuativo,  dopo il quale il bonus - introdotto col decreto Aiuti - potrà finalmente prendere consistenza. Il testo che renderà la misura applicabile è infatti in mano alla Corte dei conti dallo scorso 23 agosto “per i dovuti controlli”, e finirà in Gazzetta ufficiale solo quando la magistratura contabile avrà terminato le verifiche, cosa che dovrebbe accadere proprio domani 20 settembre. Una delle ipotesi é che i professionisti potranno partire con le domande dopo quattro/cinque giorni dalla pubblicazione in Gazzetta. Riguardo gli autonomi il giallo si infittisce perché non é stata ancora ufficializzata la data di partenza per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps, che potrebbe essere unificata a quella dei professionisti.