«L'Italia non è messa in una situazione facile, non va tutto bene. L'Italia che ci viene consegnata è il fanalino di coda in tutti Paesi europei». Pensieri e parole della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, durante il comizio in piazza del Duomo, a Milano. «Non sappiamo se abbiamo sconfitto la pandemia - ha sottolineato - abbiamo i prezzi dell'energia alle stelle, rischiamo una crisi alimentare etc. Non è la congiuntura migliore per governare l'Italia in queste condizioni». «Il governo dei migliori ci ha lasciato un aumento del debito di 116 miliardi di euro» attacca la leader di Fratelli d'Italia.

Meloni e le soluzioni per il caro energia

«La priorità per tutti è il caro bollette mercoledì sarò in Aula in occasione del Dl Aiuti perché, altrimenti rischiamo che non ci sia il numero legale per un provvedimento che qualcosa mette in campo e per provare a discutere di quello che si può fare». «Il prezzo del gas sale perché sono i grandi player a far salire il prezzo decidendo che sale. Se metti un tetto al prezzo del gas la speculazione la fermi e le bollette tornano normali, ma lo deve fare l'Europa. Perché l'Ue non ha ancora stabilito un tetto? Perché le nazioni si oppongono come l'Olanda, amici di Calenda» attacca. «L'Olanda - ha proseguito Meloni - si oppone perché la Borsa del gas ce l'ha sotto casa sua, la Germania, amici alleati di Letta, si oppongono perché sono i più esposti sul piano energetico ma sono anche i più ricchi e possono pagare un prezzo del gas più alto degli altri e accaparrarselo prima. Il Pd in cambio di una pacca sulle spalle di francesi e tedeschi, che governava senza aver vinto elezioni, decideva che non dovevamo difendere i nostri interessi. Il tetto al prezzo del gas è la soluzione più efficace. Lo Stato non può guadagnare da questo disastro. Dall’aumento lo Stato non si prende né Iva né accise, è la prima regola». «In Europa sono preoccupati per il governo Meloni. Con noi la pacchia è finita, ci metteremo a difendere gli interessi nazionali come fanno gli altri Paesi».

Centrodestra, Meloni dice no al reddito di cittadinanza

«Il reddito di cittadinanza non va bene. E' culturalmente sbagliato, io sono l'unica a dire che non è una risposta. Uno stato giusto non mette sullo stesso piano l'assistenzialismo, chi può lavorare e chi non può farlo. Lo Stato giusto ti mette nella condizione di avere un posto di lavoro, di essere libero, di migliorare e non dipendere dalla politica come piace ai partiti che vanno poi a raggranellare voti». «Il reddito di cittadinanza è un provvedimento ingiusto per i giovani - ha aggiunto - dice stai a casa, non servi, non ho bisogno di te. Questa è una nazione fatta dai giovanissimi. Gli eroi del Risorgimento avevano 20 anni, abbiamo un bisogno disperato di giovani. E’ facile venire in piazza e dire vi do mille euro come Cetto Laqualunque, la politica seria non fa così».

Meloni, dalla battuta su Renzi all'appello al voto agli elettori di centrodestra

«Renzi? Intanto ci deve arrivare in Parlamento. Mi fa sorridere perché tradisce l'idea che Renzi ha del Parlamento e delle istituzioni. Se stai governando bene a loro non frega niente. Il Parlamento è una loro personale partita di Risiko sulla pelle degli italiani" dice commentando le dichiarazioni di Matteo Renzi ("Ogni due anni mando a casa un governo", ndr.). «Non c'è alcuna possibilità che Fratelli d'Italia partecipi a governi e alleanze arcobaleno e non c'è alcuna ragione di farlo perché abbiamo la possibilità di avere una maggioranza di centrodestra che spero esca dalle urne» sottolinea Meloni. «Non vengano a parlarmi di governo di salvezza nazionale perché mi sembrano governi nel tentativo di salvare quelli che li propongono. E io non sono interessata», rimarca la leader di Fratelli d'Italia, che definisce «incredibili» le «ricostruzioni sugli inciuci con il Pd». «Quello che mi interessa è battere i miei avversari, non gli alleati...». «Vorrei - auspica la leader di Fdi - che se il centrodestra arrivasse al governo riuscisse a restarci per 5 anni, e mi piacerebbe che tutti i partiti di centrodestra crescessero in questa campagna elettorale».

Meloni: «Centrodestra pronto a governare l'Italia»

«Penso che il centrodestra sia pronto, Fratelli d’Italia è pronta - ha detto Meloni - il primo punto è capire se siete pronti voi. Se siete pronti vi dovete ricordare due cose: non abbiamo ancora vinto niente, io prima combatto le battaglie quindi non ci si distrae fino al 25. Il 25 settembre tutti a votare» ha detto in chiusura del comizio sulle note dell'Inno di Mameli. «Il secondo punto - ha aggiunto - è che questa legge elettorale è pessima, lo ha detto pure Letta, peccato che sia una legge del Pd proposta col voto di fiducia. Ha un solo vantaggio, è facile votare: non dovete che fare una croce sul simbolo di Fratelli d’Italia. Il 25 sarete voi a dirmi se la nazione è pronta».