«Siamo il Paese con il livello di evasione fiscale più alto d’Europa. Il problema non è quello delle tasse più alte, ma che i lavoratori dipendenti e i pensionati ne devono pagare di meno e quelli che prendono di più devono pagare di più e i soldi vanno presi a chi le tasse non le sta pagando. Chi non paga le tasse è un ladro». Lo ha detto il leader nazionale della Cgil, Maurizio Landini, parlando con i giornalisti a Bari, a margine di un convegno su "Politiche per il Mezzogiorno, per l’ unità e la crescita del Paese". «La flat tax è una follia - ha aggiunto in riferimento a uno dei temi della campagna elettorale - è una cosa contro la giustizia sociale. Per noi la riforma fiscale deve valorizzare la progressività, il principio della nostra Costituzione che dice che ognuno deve contribuire in base alle proprie capacità contributive. E diciamo in modo chiaro - ha sottolineato Landini - che bisogna aumentare il netto in busta paga delle pensioni e dei salari a partire dai redditi più bassi. Su questo versante abbiamo intenzione di fare una battaglia forte, compresa la necessità di cambiare le leggi sbagliate che in questi anni sono state fatte dai governi di destra e di sinistra che hanno determinato un livello di precarietà nel nostro Paese che non ha precedenti». «Per noi - ha concluso - il jobs act va cambiato, bisogna cancellare forme folli di assunzione e allo stesso tempo pensiamo che è venuto il momento di un nuovo statuto dei diritti dei lavoratori: i diritti non devono essere legati al rapporto di lavoro, qualsiasi persona che lavora deve avere gli stessi diritti e le stesse tutele».