«Alla fine mi candiderò al Senato». Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, rompe gli indugi e annuncia a "Radio Anch'io" su Radio Raiuno, la candidatura in Parlamento, ribadendo piena fiducia a Giorgia Meloni, qualora fosse indicata premier dopo aver vinto le elezioni politiche del 25 settembre prossimo. «Noi abbiamo sempre detto che chi ha più voti, verrà proposto al capo dello Stato come candidato-premier. Se sarà Giorgia Meloni io sono sicuro che si dimostrerà adeguata al difficile compito». «Il Pd - prosegue Berlusconi - in questi giorni sembra impegnato a creare un nuovo Cnl, come se si trattasse di liberare il Paese dal nazismo. Tutto questo è un po' ridicolo e non fa bene di certo alla qualità del dibattito politico. In Europa c'è molta più maturità, più responsabilità, più rispetto per noi e per l'Italia». «Io non mi appassiono molto a questa competizione - ha aggiunto Berlusconi - mi interessano molto di più le cose da fare per caratterizzare il centrodestra di governo», ha aggiunto. «Non è corretto dire che la flat tax costa, almeno nel medio periodo, al contrario fa crescere le entrate dello Stato: con la flat tax evasione e elusione diventano meno convenienti e quindi emerge tutto il Pil sommerso; in secondo luogo lo stimolo che ne deriva fa crescere occupazione, consumi, investimenti e le entrate pubbliche. Cosi la necessità di spesa sociale diminuisce».