Alle elezioni «andiamo orgogliosamente da soli». Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, lo dice a Radio Capital che gli chiede se esistano possibilità di un riavvicinamento con il Partito democratico dopo la rottura dell’intesa tra dem e Azione di Carlo Calenda. Duro il giudizio che esprime nei confronti del partito guidato da Enrico Letta: «Il disastro politico è sotto gli occhi di tutti. Assisto attonito a questo spettacolo che non mi sarei mai aspettato dopo un’esperienza di governo con il Conte 2 molto positiva». Un nuovo dialogo? «Siamo persone serie, non siamo professionisti della politica», ribadisce. «Alessandro Di Battista non è iscritto in questo momento al Movimento 5 stelle, non credo voglia partecipare alle parlamentarie e rientrare nel Movimento. Se vorrà farlo, ne parleremo. L’ho sempre considerato un interlocutore leale e privilegiato» ha chiarito Conte. «Non voglio fare appelli contro l’onda nera che marcerebbe su Palazzo Chigi» se la destra vincesse le elezioni. «Per battere le destra dobbiamo vincere la battaglia delle idee. Su questo dobbiamo battere Meloni» ha aggiunto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. Alle critiche che la leader di Fratelli d'Italia ha rivolto al reddito di cittadinanza, l’ex premier risponde: «Una persona che non comprende l’importanza di un sistema di protezione per i vulnerabili e i deboli non è idonea a governare».

Conte su Beppe Grillo

Con Beppe Grillo «abbiamo fatto pace da tantissimo tempo. Ci sentiamo tutti i giorni. Ci confrontiamo per trovare le soluzioni giuste per il Movimento e per il Paese» ha detto Giuseppe Conte a Morning news su Canale 5. Un giudizio su Luigi Di Maio? «Mi dispiace per la parabola che sta compiendo. Sentirlo abiurare, gettare alle ortiche tutti i principi per cui ha combattuto e per cui io sono entrato in politica, mi provoca profonda tristezza», ha risposto il presidente del Movimento 5 stelle.