«Può sembrare che la vita scorra serenamente qui a Kyiv, ma è un’illusione. Questa guerra è una catastrofe per il Paese e per le persone». Sergiy Benedysiuk è stata la prima persona ad accoglierci nella capitale ucraina lunedì scorso, al nostro arrivo. È partner dello studio legale LCF, il gruppo guidato dalla presidente dell’UBA (Ukrainian Bar Association) Anna Ogrenchuk, e capo della divisione corporate fusioni e acquisizioni (M&A practice). Come i tanti legali di cui abbiamo raccolto le testimonianze negli ultimi mesi, anche Sergiy ci racconta di una vita nuova, travolta dall’invasione russa. E scissa tra l’impegno professionale e il supporto che l’avvocatura fornisce in ogni modo: dagli aiuti inviati al fronte all'assistenza gratuita alla popolazione, passando per la raccolta di prove sui crimini di guerra che serviranno ad inchiodare Putin. «La nostra prospettiva sul futuro è completamente cambiata - dice -. Ma sono convinto che resisteremo, e che alla fine la Russia perderà questa guerra».

 Come stai Sergiy?

Non così bene, considerando la situazione. Ma non posso lamentarmi finché resto vivo. Noi tutti qui fingiamo di vivere una vita normale, e le cose vanno un po’ meglio rispetto a due mesi fa. Ma questa guerra è un vero disastro per l’Ucraina. Abbiamo tutti dovuto rinunciare alle nostre “fragilità”. Sorridiamo, ma stiamo male. I russi la chiamano “operazione speciale, ma è un’invasione. Una guerra su larga scala. Nessuno poteva aspettarselo. Molti civili sono costretti a combattere, le nostre case sono distrutte. E ognuno di noi ha qualcuno al fronte, a cui dare sostegno. Quando guardavo alla Siria mi sembrava che fosse qualcosa di distante, lontano da noi. Ma ora che vivo la guerra sulla mia pelle mi rendo conto di quanto sia terribile.

Come è cambiata la tua vita professionale?

È stata completamente stravolta. Molti colleghi hanno lasciato la toga per unirsi alla resistenza. Chi di noi è rimasto aiuta come può, inviando strumentazione utile al fronte e fornendo assistenza legale alla popolazione attraverso l’attivazione di una linea telefonica dedicata ai cittadini che hanno bisogno di informazioni per trasferirsi all’estero e trovare alloggi sicuri. Inoltre è cambiato il nostro ambito di “studio”. La nostra attività professionale ora è centrata sulla ricostruzione del danno e sugli strumenti del diritto per punire i russi e superare l’immunità a cui sono soggetti. Forniamo anche consulenza ai membri parlamentari. E raccogliamo le prove dei crimini di guerra grazie all’applicazione “EyeWitness to Atrocities”.

Di cosa si tratta?

È un programma speciale sviluppato nel 2015 per raccogliere foto e video sui crimini di guerra commessi nel mondo. Ora è usata in Ucraina per documentare le atrocità commesse dai russi e ai fini della ricostruzione dei danni subiti. Si tratta di foto scattate nei luoghi più colpiti, dove le persone sono state uccise e torturate, e che saranno utilizzate nei procedimenti penali con l’indicazione dell’orario e della geolocalizzazione. Così che la propaganda russa non possa negare tutto…

E può usarla chiunque?

Sì, ma ovviamente ci sono alcune regole e parametri fissi.

Cosa vi aspettate dall’Europa?

Sostegno militare, prima di tutto. E poi di entrare in Ue.

Come pensi che si concluderà la guerra? Hai pensato di lasciare l’Ucraina?

Sono certo che resisteremo, la Russia sperava di trovarci deboli, ma si sbagliava. E sono convinto che alla fine vinceremo questa guerra. Io resterò qui, nel mio paese, dove ci sarà tanto da fare quanto l’incubo sarà finito. Credi che l’Ucraina sarà disposta a trattare sulla propria integrità territoriale al tavolo del negoziato? È una domanda molto complessa. La Crimea ora è come l’Abcasia in Georgia, ma con una sfumatura: l’occupazione di questo territorio potrebbe essere “congelata”, e la Russia insisterà perché l’Ucraina gli riconosca formalmente il controllo su queste zone. Ma nessuno in Ucraina lo accetterà. E anche se lo facesse, la Russia non fermerà la sua invasione. Noi tutti ci auguriamo che presto o tardi - e vorremmo che fosse il prima possibile - l’Ucraina riuscirà a riprendere il controllo sui territori occupati da Mosca.