Nessun «biglietto omaggio del Cremlino» e «nessun "viaggio pagato da Mosca"» a Matteo Salvini. Lo precisano fonti della Lega, aggiungendo che «chiunque continuerà a sostenere il contrario ne risponderà nelle sedi opportune». «A differenza di un gruppo editoriale che per anni ha distribuito in allegato "Russia Oggi", la Lega non ha e non ha avuto accordi economici di alcun tipo con Mosca. Le spese per il possibile viaggio aereo di Salvini sono state interamente pagate dalla Lega, come confermato e spiegato chiaramente dall’ufficio stampa dell’ambasciata della Federazione Russa in Italia». Matteo Salvini ha dato mandato, inoltre, ai suoi legali di querelare chi, «a partire da media e politici», «ha fatto o sta facendo insinuazioni e accuse a proposito del possibile viaggio a Mosca» alla fine di maggio.

Salvini a Mosca, cosa aveva detto l'ambasciata russa

«L'Ambasciata ha assistito Matteo Salvini e le persone che lo accompagnavano nell'acquisto dei biglietti aerei di cui avevano bisogno in rubli tramite un'agenzia di viaggi russa. In quanto il viaggio di Matteo Salvini a Mosca non è avvenuto per motivi ben noti, alla fine ci è stato restituito l'equivalente della cifra spesa per l'acquisto dei biglietti aerei in euro (con rispettivi documenti comprovanti). Non vediamo nulla di illegale in tutte queste azioni". Lo chiarisce l'ufficio stampa dell'ambasciata della Federazione Russa in Italia a proposito delle «pubblicazioni apparse su alcuni media italiani in merito agli aspetti organizzativi del mancato viaggio del senatore Matteo Salvini a Mosca».

Salvini a Mosca, la posizione del Pd

La Lega nasconde «le gravi ambiguità che emergono, ogni giorno in modo più evidente, in merito al viaggio a Mosca programmato da Salvini». E' la presidente dei senatori dem Simona Malpezzi a suonare la carica del Pd contro il leader della Lega. Dopo le precisazioni dell'ambasciata russa in Italia sul viaggio (saltato) a Mosca («abbiamo assistito Matteo Salvini e le persone che lo accompagnavano nell'acquisto dei biglietti aerei»), i parlamentari Pd hanno presentato il conto al segretario del Carroccio: «Non ci racconti la frottola che andava a fare la pace».