«Non mi sento sicura di andare a scuola, ho paura risucceda di nuovo». È la drammatica testimonianza di Miah Cerrillo, 11anni, sopravvissuta alla strage nella scuola elementare di Uvalde, Texas, dove il 24 maggio sono stati uccisi diciannove bambini e due insegnanti. «Ha sparato alla mia maestra e le ha detto buonanotte, poi le ha sparato alla testa. E poi ha sparato ad alcuni miei compagni», racconta ancora la bimba,  che lanciò lallarme usando il cellulare di una delle due insegnanti uccise. In un video pre-registrato e mostrato al Congresso, Miah ha spiegato come è riuscita a non farsi uccidere: quando il killer, Salvador Ramos, 18 anni, è entrato in classe, i bambini hanno provato a nascondersi dietro la scrivania della maestra. Il ragazzo ha prima ucciso uninsegnante, poi ha cominciato a sparare agli alunni. Il compagno accanto a Miah è stato ucciso. Quando il killer è andato nellaltra stanza, la bambina ha visto che il compagno perdeva un po' di sangue, lei allora si è imbrattata le mani e si è cosparsa di sangue. «Me lo sono messo tutto addosso», ha raccontato. Durante l'udienza sull'emergenza armi, testimonieranno anche i genitori di Alexandria Anyiah Rubio, rimasta uccisa nella strage. «Poco prima - hanno raccontato i genitori della bimba - eravamo andati alla cerimonia in cui Alexandria era stata premiata per i suoi voti. Le avevamo detto che le volevamo bene e che saremmo passati poi a prenderla a fine scuola. Non pensavamo che sarebbe stato un addio». E a parlare al Congresso è anche il Roy Guerrero, pediatra che si è occupato delle vittime. Il quale spiega che i «bambini» uccisi nella strage di Uvalde sono stati «polverizzati» e «decapitati».