Le forze ucraine a Severodonetsk hanno »ogni possibilità» di respingere i russi e di «essere forti», «i nostri eroi mantengono le loro posizioni, duri scontri di strada continuano in città». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso omaggio ai militari che stanno difendendo da giorni la roccaforte nella regione di Luhansk, dove i soldati russi hanno la superiorità numerica. Nel consueto discorso della notte ha detto: «Lysychansk, Slovyansk, Bakhmut, Sviatohirya, Avdiivka, Kurakhove e altri obiettivi dei raid russi sono i punti più caldi del confronto oggi. L’esercito russo sta cercando di usare forze aggiuntive in direzione del Donbass, ma al 103mo giorno il Donbass ucraino resiste e resiste fermamente». Poi Zelensky ha affermato che i colloqui di pace con Mosca sono «a livello zero« e che nel frattempo si è sviluppate «una situazione molto minacciosa» nella regione di Zaporizhzhia.

«Le sanzioni contro la Russia funzionano»

Le sanzioni contro la Russia funzionano «più di quanto sembri. Stanno degradando il tenore di vita e il futuro dell’industria in Russia. Basta vedere sui motori di ricerca russi le ricerche su voci come «parti di ricambio». Manca capacità di server per le infrastrutture digitali, mancano sementi. Le sanzioni stanno fondamentalmente trasformando l’economia russa». Così Vladimir Milov, ex viceministro russo dell’Energia nel 2002 e consigliere economico di Aleksej Navalny in un’intervista al Corriere della Sera.