Le forze russe ora controllano la maggior parte della città orientale ucraina di Severodonetsk. Il governatore locale, Serhiy Gaidai, ha denunciato che i bombardamenti russi hanno reso impossibile fornire rifornimenti umanitari o evacuazioni. Ai civili è stato detto di rimanere nei bunker sotterranei. Secondo l’intelligence britannica oltre metà della città nell’oblast di Lugansk è «ora occupata dalle forze russe e dai combattenti ceceni». «Le operazioni di terra russe rimangono strettamente focalizzate», si legge ancora nel rapporto, «con il peso della potenza di fuoco concentrato in un piccolo settore dell’oblast di Lugansk. Nel corso del 30-31maggio, i combattimenti si sono intensificati nelle strade di Severodonetsk» e «le forze russe che si sono avvicinate alcentro della città». Secondo il think tank Institute for the Study of War, a Severodonetsk, le forze russe ora controllano fino al 70% della città e avanzando verso il centro. Gli ucraini perdono in combattimento ogni giorno circa 60-100soldati, oltre a circa 500 feriti, ha affermato il presidente Zelensky, confermano che «la situazione nell’Est è molto difficile. Secondo Zelensky, gli ucraini nella parte orientale del Paese detengono il perimetro di difesa e nella regione di Kharkiv contrattaccano e fanno pressione.

Incontro Putin-Zelensky, Mosca ci pensa

Un faccia a faccia tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky non è escluso «a priori». Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ricordando che l’ incontro dovrebbe servire alla firma di un accordo tra i due Paesi, il cui lavoro è da tempo interrotto. «A priori, nessuno esclude un incontro del genere, non è mai stato escluso, ma deve essere preparato - ha affermato Peskov - Ha senso che Putin e Zelensky si incontrino solo per finalizzare un documento. E il lavoro sul documento è stato interrotto molto tempo fa e da allora non è stato ripreso».

Kiev: "Soldati russi nel centro di Severodonetsk"

Le forze russe «hanno raggiunto il centro di Severodonetsk e stanno cercando di prendere piede lì». Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk, citato dall’agenzia di stampa Unian. «La situazione è molto difficile, i combattimenti continuano», ha affermato il portavoce, secondo cui «il principale obiettivo (dei russi) ora è quello di prendere il pieno controllo della città di Severodonetsk. Vogliono anche circondare Lysychansk, in cui sono attivamente contrastati dalle forze armate» ucraine.

Sanzioni Ue, slitta l'Ok: Orban blocca il nuovo pacchetto

Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione degli ambasciatori Ue che doveva dare il via libera formale al sesto pacchetto di sanzioni. Questa volta, dopo la questione dell’embargo al petrolio, il veto ungherese è stato posto sull’inserimento nella lista degli individui colpiti del patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill e gli ambasciatori dei 27 Stati membri presso l’Ue dovranno convocare un nuovo incontro. È quanto si apprende da fonti diplomatiche. «Sono adesso in corso contatti a livello capitali con il governo ungherese di cui al momento non si conoscono gli esiti e i tempi. Il Coreper, l’organismo che riunisce i rappresentanti permanenti degli Stati presso l’Ue, verrà riconvocato non appena la Presidenza francese del Consiglio Ue riterrà opportuno, stasera, domani o nei prossimi giorni», spiega la fonte.