È scontro aperto tra i partiti in vista delle celebrazioni del 17 maggio per la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Pomo della discordia la circolare del ministero dell’Istruzione, guidato da Patrizio Bianchi, con la quale si invitano le scuole di ogni ordine e grado ad organizzare «occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali». E che ha fatto insorgere Lega e Fratelli d'Italia.  Per il partito di Giorgia Meloni, si tratta di una circolare «sconcertante», perché rappresenta «un tentativo inaccettabile di far rientrare dalla finestra quello che il Parlamento italiano ha fatto uscire dalla porta: il ddl Zan». Secondo la destra infatti, il documento firmato da Maria Assunta Palermo, direttrice della Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico, rientrerebbe tra le attività di prevenzione e formazione previste dal ddl Zan, affossato dal Senato a fine ottobre scorso, che rientravano tra gli aspetti più contestati dalla destra. «Fratelli d’Italia presenterà immediatamente interrogazioni alla Camera e al Senato chiedendo al ministro Bianchi di ritirare questa circolare con la quale si vorrebbero spalancare le porte delle scuole all’ideologia gender. Inoltre invitiamo le famiglie a prestare attenzione e a pretendere che qualsiasi iniziativa proposta dagli istituti scolastici preveda il consenso preventivo informato dei genitori», annunciano i deputati di Fratelli d’Italia Paola Frassinetti ed Ella Bucalo, responsabili del dipartimento Istruzione e della Scuola di FdI, e la senatrice Isabella Rauti, responsabile dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e valori non negoziabili. Di parti avviso il senatore leghista Simone Pillon, per il quale «la sacrosanta lotta alle discriminazioni è quasi sempre la foglia di fico dietro alla quale nascondere i contenuti dell’agenda Lgbt. Trovo pertanto questa circolare ideologica, pretestuosa, lesiva della libertà educativa dei genitori (che non vengono neppure nominati, nonostante il compito educativo sia espressamente previsto a loro esclusivo carico), nociva per l’autonomia scolastica, contraria alla legislazione vigente e idonea a legittimare una forma di odioso indottrinamento degli scolari e degli studenti con assurde e infondate ideologie». A replicare è la sottosegretaria all’istruzione Barbara Floridia, senatrice M5s, per la quale invece «è triste assistere alle strumentazioni della Lega e dei giornali di destra, che in queste ore gridano allo scandalo». «Sono centinaia nel nostro paese le aggressioni e le violenze a sfondo omofobo, molte delle quali avvengono purtroppo in ambiente scolastico. Anche per questo la scuola ha il dovere di lottare contro l’isolamento e contribuire a un dibattito lucido e consapevole tra gli studenti. La posta in gioco è seria, le conseguenze dell’omofobia e della transfobia sono note: emarginazione, insuccesso o abbandono scolastico, fino a comportamenti autolesionisti o addirittura suicidi. Da parte mia piena sintonia con la circolare del ministero dell’Istruzione e pieno appoggio a tutte le scuole che metteranno in campo iniziative e attività a sostegno della lotta contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia», osserva Floridia. Anche per la senatrice Alessandra Maiorino, coordinatrice del comitato per le Politiche di genere e per i diritti civili del M5S, la circolare del ministero «è la migliore risposta a chi sparge odio e cerca a tutti i costi di tenere l’Italia ostaggio di oscurantismo e arretratezza culturale. Le destre sono insorte, gridando allo scandalo. L’unico vero scandalo è chi vorrebbe insegnare invece la discriminazione ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze, chi vorrebbe deturpare la loro naturale propensione all’apertura verso il mondo e alla sua meravigliosa varietà con un concetto gerarchico di essere umano, dove alcuni sono meno umani degli altri, e quindi non possono godere degli stessi diritti. È osceno che protestino verso questa iniziativa del ministero, che si fonda, come ricorda la stessa circolare, sull’articolo 3 della nostra Costituzione». «Ma cosa è "l’ideologia gender" chiamata in causa dagli oscurantisti della destra? Solo uno spauracchio inventato per non fare formazione ai giovani contro l’omofobia. Scandalosa è la discriminazione, non la sensibilizzazione dei giovani volta a combatterla», scrive sui social Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo.