Il Decreto Legge 21 marzo 2022, n. 21, contenente “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”, noto come decreto anti-rincari, per effetto della misura principale consistente nella riduzione delle imposte sui carburanti, finalizzata a neutralizzare gli aumenti di petrolio e gas a seguito della guerra, è in via di approvazione definitiva, con diverse novità di interesse per i professionisti, introdotte con emendamenti durante l’esame parlamentare. Infatti, nella giornata del 10 maggio nell’aula del Senato è cominciata la discussione finale sul provvedimento (AS 2564), che si concluderà con un voto di fiducia il 12 maggio, per passare poi alla Camera dei Deputati per l’approvazione definitiva della legge di conversione del D.L. 21/2022. Prima di arrivare all’aula del Senato, il Ddl di conversione è stato esaminato dalle Commissioni Finanze e Industria, commercio e turismo. In questo ambito è stato approvato l'emendamento governativo in base al quale è stato inserito nel D.L. 21/2022, il Decreto Legge 2 maggio 2022, n. 38, recante “Misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti”, che ha prorogato lo sconto fiscale sul prezzo dei carburanti fino al 8 luglio 2022 (data da segnare in agenda, così da fare opportunamente il pieno prima). Inoltre sono stati approvati degli ulteriori emendamenti, fra cui 3 proposti da Fratelli d'Italia, che interessano i professionisti. Il primo emendamento, consistente nell’aggiunta dell’art. 12-bis al D.L. 21/2022, prevede che la disposizione contenuta nell’art. 22-bis del D.L. 41/2021, relativa alla sospensione della decorrenza dei termini relativi ad adempimenti a carico dei professionisti nei confronti della Pubblica amministrazione, in caso di impedimento dovuto al Covid, è efficace a decorrere dalla dichiarazione dello stato di emergenza, ossia da fine gennaio 2020, anziché dal 23 marzo 2021. «La misura – spiega il senatore Andrea de Bertoldi, di FdI – consentirà di far venire meno eventuali contestazioni, come gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate, che sono scattate a seguito di inadempimenti dovuti all’impossibilità per i professionisti di trasmettere atti, documenti e istanze, o di eseguire pagamenti, nel 2020 e a inizio 2021, a causa dell’epidemia». Il secondo emendamento, che ha determinato l’inserimento dell’art. 37-bis al D.L. 21/2022, prevede la possibilità di correggere dichiarazioni e versamenti all’erario in un termine di 60 giorni, anziché degli attuali 30, ma questo solo fino al 31 agosto 2022. «Premesso che il Parlamento cercherà di estendere questo termine – continua il sen. De Bertoldi – la misura è utile ai cittadini, ed ai professionisti che li rappresentano, essendo 30 giorni troppo pochi per capire se è corretto un avviso bonario dell’Agenzia delle Entrate, e quindi per segnalare eventuali errori, oppure per pagare, poiché di questi tempi alcuni contribuenti possono trovarsi in difficoltà». Il terzo emendamento va a modificare l’art. 2 del D.L. 21/2022 estendendo a tutti i datori di lavoro privati (e non più solo alle aziende) la possibilità di regalare un bonus carburante ai propri dipendenti, esonerandolo dalla tassazione, fino al limite di 200 euro. «Pur non essendo una misura clamorosa – chiosa de Bertoldi – è innegabile il vantaggio che l’intero importo regalato dal datore di lavoro (professionisti, lavoratori autonomi, famiglie) al proprio dipendente con buoni benzina, per compensare i maggiori costi di trasporto, non sia tassato. Insomma, è un altro piccolo passo che va nella direzione giusta».