Senza attendere la pubblicazione della sentenza Corte Costituzionale, ma citando le indicazioni formulate mercoledì scorso e recependole a pieno, il tribunale di Pesaro, in posizione collegiale e a firma del giudice Davide Storti, ha accolto il ricorso presentato da una mamma residente nella provincia di Pesaro-Urbino per vedere riconosciuta l’assegnazione del suo cognome alla figlia minorenne. La donna si era rivolta poco più di due mesi fa agli avvocati Andrea Nobili e Bernardi Becci, dello studio NBBZ di Ancona, dopo che il padre della ragazzina si era fermamente opposto alla richiesta. La coppia vive in una situazione di conflittualità: i due non erano spostati, ma la loro storia era finita da tempo e la minorenne vive con la mamma. «Abbiamo presentato il ricorso sulla base di un precedente e chiaro orientamento della Suprema Corte - ha spiegato all’AGI l’avvocato Nobili - e il tribunale di Pesaro, già ieri, richiamando le conclusioni della sentenza del giorno prima, ha emesso il provvedimento che è stato depositato oggi». Si tratta della prima decisione di questo tipo in Italia: il tribunale di Pesaro ha ordinato all’ufficiale dello stato civile del comune dove risiede la minorenne la modifica dello stato di nascita, aggiungendo il cognome materno.