Un aiuto per i giovani. Quello che potrebbe sembrare uno slogan, è in realtà il sottotitolo di una recente iniziativa della Cassa forense, ossia il bando pubblicato il 22 aprile scorso, destinato agli iscritti alla Cassa che hanno meno di 35 anni di età, che prevede la concessione di prestiti per un importo tra 5.000 e 15.000 euro. Il vantaggio di questa opportunità offerta dall’istituto non è solo l’accesso al credito, ma anche la mancanza di interessi (che sono pagati dall’ente previdenziale), e un periodo di ammortamento che può durare fino a 5 anni. Come tutte le agevolazioni, anche questa è soggetta a diverse condizioni, come spiega Giancarlo Renzetti, membro del consiglio d’amministrazione della Cassa forense: «Oltre al limite anagrafico, non aver superato i 35 anni, e all’iscrizione alla Cassa, che deve essere effettiva da 2 anni, e durare per tutto il periodo del prestito, occorre non aver superato la soglia reddituale di 40.000 euro l’anno, essere in regola con i versamenti e le comunicazioni all’ente previdenziale, e non avere in corso un altro prestito ottenuto mediante un precedente bando. Inoltre bisogna spiegare, in un documento da allegare alla domanda on line, le finalità del prestito, ovvero le modalità di impiego delle risorse erogate. A questo riguardo si richiede che esse siano utilizzate per l’allestimento o il potenziamento dello studio legale, come l’acquisto di mobili o di computer, oppure lavori per l’adattamento degli spazi». La domanda va presentata on line (entro il 31 ottobre 2022), partendo dalla propria posizione personale nel sito della Cassa forense, e si dovrà riempire un form on line, spuntare tutte le condizioni previste, che ovviamente sono oggetto di controllo, e allegare un’autodichiarazione con le finalità del prestito. Una volta inviata, la richiesta sarà esaminata dalla Banca Popolare di Sondrio (selezionata sulla base di una gara), che valuterà la meritevolezza della richiesta dal punto di vista creditizio. La Cassa forense ha messo a disposizione somme importanti, come ricorda Renzetti: «Il bando si basa su uno stanziamento di 1 milione di euro, e considerato che il tasso di interesse applicato dalla banca dovrebbe aggirarsi intorno al 3,5%, è ragionevole attendersi che con la somma stanziata potranno essere erogati circa 600 prestiti (per un totale di 6 milioni di euro), nell’ipotesi che il loro valore medio si attesti su 10.000 euro, e la loro durata sia di 5 anni. A questo si aggiunge la disponibilità della Cassa di offrire garanzie fidejussorie per un totale di 2,5 milioni di euro, relativamente ai prestiti per i giovani che hanno un reddito non superiore a 10.000 euro l’anno, e questo dovrebbe consentire di valorizzare la misura, aumentandone l’efficacia». Come ricordano dalla Cassa forense, negli ultimi anni ci sono 6-7.000 nuovi iscritti l’anno, e questo comporta che un 10 per cento dei nuovi iscritti potrà usufruire di questa opportunità. Questo bando è il primo dei tre previsti, per cui anche nei prossimi due anni dovrebbe ripetersi la misura. «I precedenti bandi, che hanno avuto luogo dal 2017 in poi – rammenta Renzetti – hanno evidenziato la sufficienza dello stanziamento, essendo le domande presentate in media circa 300. Per quanto riguarda invece l’esito delle verifiche operate dalla banca incaricata, furono pochi i casi in cui la richiesta fu respinta». In conclusione, è raccomandabile porre attenzione a rispettare tutti i requisiti previsti per l’accoglimento della domanda, a cominciare dalla regolarità dell’invio del Mod. 5, fermo restando che il criterio temporale di presentazione, ai fini dell’approvazione, suggerisce di considerare questa opportunità finanziaria quanto prima.