L'intervento della Presidente del Consiglio Nazionale Forense Maria Masi alla Cerimonia di insediamento del Presidente del Consiglio di Stato e di presentazione della Relazione sull’attività della Giustizia amministrativa. Signor Presidente della Repubblica, Signor Presidente del Consiglio di Stato, Autorità Tutte, Consigliere e Consiglieri, Colleghe e Colleghi, nel ringraziare il Presidente Frattini per l’invito, desidero anzitutto formulargli – in occasione del suo insediamento – i migliori auguri di buon lavoro, a nome del Consiglio nazionale forense ma anche mio personale. Allo stesso tempo, desidero congratularmi con il Presidente uscente, Filippo Patroni Griffi, per la prestigiosa elezione alla Corte costituzionale dove, ne sono certa, saprà dare un contributo di elevatissimo spessore scientifico, con sapienza “pratica”. Anche nella giurisdizione amministrativa, l’Avvocatura svolge un ruolo importante di cooperazione nella difesa dei diritti delle cittadine e dei cittadini; ruolo tanto più avvertito in questa sede in cui devono trovare tutela nei confronti delle pubbliche amministrazioni con le quali è auspicabile sia sempre possibile un equilibrato confronto, per garantire una partecipazione effettiva e democratica. La giurisdizione amministrativa si trova al centro del rapporto tra autorità e libertà, e in questo senso il ruolo dell’Avvocatura è fondamentale, nel solco di quanto prefigurato dagli articoli 24 e 113 della Costituzione. Un rapporto, quello tra autorità e libertà, ancora sottoposto a tensioni inedite per effetto del perdurante stato di emergenza sanitaria: anche in questa prospettiva, la collaborazione tra magistratura amministrativa e avvocatura assume un rilievo centrale, per riportare alla razionalità del diritto – uso consapevolmente un’espressione forte – dinamiche che nello spazio pubblico assumono contorni assai conflittuali, con la specifica finalità di consolidare il rapporto di fiducia tra Stato e cittadino. Anche nella giurisdizione amministrativa, dunque, solo la solidità e l’efficienza dell’amministrazione della giustizia possono contribuire a irrobustire il nesso di legittimazione che lega le istituzioni ai cittadini, la cui centralità è stata più volte evocata dal Presidente della Repubblica. Nel corso dell’emergenza pandemica, la giurisdizione amministrativa, pur conservando standard adeguati di efficienza, ha comunque rilevato rinnovate esigenze di riforma. Permangono, infatti, taluni elementi di criticità particolarmente sentiti dall’Avvocatura tutta, tra cui anche l’esigenza di accelerare lo smaltimento dell’arretrato, ma soprattutto l’imprescindibile urgenza di assicurare piena garanzia di accesso alla giustizia amministrativa per tutte e tutti, anche e soprattutto sotto il profilo economico. Gli oneri contributivi, particolarmente esosi, rischiano di mortificare – ancora – la domanda di giustizia nell’amministrazione che proviene dalle fasce più deboli della popolazione, troppo spesso costrette, per motivi economici, a rinunciare a ottenere tutela giurisdizionale dei propri diritti e interessi legittimi. Rinuncia che si traduce in sconfitta per la giustizia, anche quando interviene in tema di appalti. L’accesso alla giurisdizione in condizioni di eguaglianza – nel confermare lo strettissimo rapporto tra gli articoli 2, 3 e 24 della Costituzione – rappresenta un fondamentale fattore di arricchimento della legittimazione delle istituzioni, che va promosso e preservato, almeno quanto l’effettiva parità delle parti nella medesima. Questi principi e questi elementi di criticità assumono peculiare rilievo nell’attuale fase storica, caratterizzata dal grande sforzo corale della Repubblica per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una svolta epocale, che richiederà però robusti strumenti di controllo, a presidio della legalità e della trasparenza nell’utilizzo delle ingenti risorse messe a disposizione per lo sviluppo del Paese. Il PNRR sta incidendo in profondità – e ancor più inciderà in futuro – sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, chiamandole a un profondo rinnovamento dei modelli organizzativi e di azione: penso alla digitalizzazione, ma soprattutto a tutte quelle trasformazioni necessarie a garantire la rapidità nella esecuzione delle misure previste dal Piano, in primo luogo per quel che riguarda la materia dei contratti pubblici. In questo quadro, la giurisdizione amministrativa sarà chiamata ad un compito altissimo di vigilanza, direttamente funzionale a garantire – con la legalità – la giustizia nell’amministrazione e il pieno rispetto dei diritti fondamentali delle cittadine e dei cittadini. Nello svolgimento di quest’opera, che presuppone competenza, aggiornamento ma anche indipendenza – che valorizzi la funzione e non il potere – potrà contare – lo assicuro – sul contributo dell’Avvocatura, nello spirito di leale collaborazione che ha caratterizzato da sempre i nostri rapporti e si è ulteriormente intensificato nel corso degli ultimi anni. Con questo stesso spirito, concludo il mio intervento rinnovando l’impegno comune per il corretto e responsabile adempimento delle regole in tempi ragionevolmente brevi correlati alla definizione dei procedimenti, a vantaggio della tutela effettiva dei cittadini ma anche della comunità della giurisdizione. Auguro a tutti un buon lavoro.