Si terrà il prossimo primo marzo l’udienza del tribunale di Napoli, chiamato, su istanza del Movimento 5 stelle, a pronunciarsi sulla richiesta di revoca della decisione con cui, tecnicamente, è stata messa in stand by la leadership dell’ex premier, Giuseppe Conte. Lo si apprende in ambienti ben informati di M5s. La determinazione a contrastare per vie legali la “vittoria” di tre attivisti che hanno denunciato, di fatto, la nullità della votazione sul nuovo statuto che ha portato alla designazione di Conte presidente, è stata assunta al termine di una giornata fitta di incontri, a Roma, fra Beppe Grillo, i “vertici” del Movimento e i legali M5s, il 10 febbraio scorso. Gli avvocati, riuniti presso lo studio dl notaio Amato, in quella sede stessa, hanno concordato sul fatto che le delibere assunte attraverso la consultazione della rete degli iscritti sono valide alla luce del regolamento del 2018. Per questo, si è stabilito di rivolgersi al tribunale con un’istanza di revoca della sospensiva stabilita in via cautelare. Lo statuto del 2018 certifica, infatti, per M5s, la piena regolarità delle votazioni.