Cos’è la destra? Cos’è la sinistra? Oggi un gigante come Giorgio Gaber avrebbe compiuto 83 anni, ma né destra né sinistra hanno saputo rendergli omaggio trovando un accordo per la Presidenza della Repubblica. E così altro giro, altra corsa: anche la seconda giornata di voto è stata contrassegnata da una marea di schede bianche. Alla fine sono state 527, rispetto alle 672 di ieri: da domani poi basterà la maggioranza assoluta dei voti, cioè 505 grandi elettori, e l’elezione del quattordicesimo presidente della Repubblica sarà più semplice, almeno a livello numerico. Anche oggi, tuttavia, non sono mancati i voti a personaggi più o meno noti della politica e della tv, così come le decine di voti in ordine sparso finiti nella categoria “altri”. L’hanno spuntata, a pari merito con 39 voti, il giurista Paolo Maddalena, votato in maggioranza dai membri de L’Alternativa, cioè parte di ex esponenti Cinque Stelle finiti nel gruppo Misto, e Mattarella, che lunedì ne aveva ottenuti 16. Nel sesto anniversario della morte di Giulio Regeni qualcuno ha votato Paolo Deffendi, sua mamma. Tra le novità sono arrivati voti per Gianni Letta, Massimo D’Alema, Giulio Tremonti e Rosy Bindi. Tra i politici, preferenze anche ad Alessandro Zan, padre della legge, poi non approvata dal Senato, contro l’omotransfobia. E visto che siamo a meno di una settimana dall’avvio del Festival di Sanremo alcuni grandi elettori hanno votato per Al Bano, Enrico Ruggeri e Claudio Baglioni. Confermati i voti per Amadeus già arrivati lunedì. Sul fronte politico-giudiziario, dopo il voto per Nicola Gratteri del primo scrutinio ieri è arrivato anche quello per Nino Di Matteo e per Cesare Mirabelli ma ha ottenuto preferenze anche Luigi Manconi. Qualche nostalgico dei fasti sportivi della scorsa estate italiana ha votato il Ct della Nazionale, Roberto Mancini.