Fin dal 2009, la Giornata dell'avvocato in pericolo si tiene il 24 gennaio in tutto il mondo per ricordare il massacro di Atocha, a Madrid, del 24 gennaio 1977, in cui furono uccisi 5 avvocati esperti di diritto del lavoro, nel periodo di transizione tra la dittatura franchista e la democrazia. L'obiettivo di questa giornata è di portare all’attenzione della società civile e delle pubbliche autorità la situazione degli avvocati in un determinato paese, al fine di far conoscere i rischi che affrontano nell'esercizio della professione. Dopo Iran, Turchia, Filippine, Paesi baschi, Honduras, Cina Egitto, Pakistan e Azerbaijan quest'anno l’iniziativa è dedicata alla Colombia, dove la persecuzione degli avvocati, specialmente quelli che si dedicano alla difesa e alla protezione dei diritti umani, impedisce loro di esercitare liberamente la professione. Un contesto particolarmente ostile al diritto alla difesa quello colombiano dove gli accordi di pace tra il governo e la guerriglia non hanno fermato le violenze di paramilitari e narcotrafficanti e dove lo Stato partecipa attivamente alla repressione, in particolare delle lotte a favore delle comunità indigene e del movimento sindacale, sono centinaia gli avvocati arrestati o incriminati dalle autorità, spesso associati ai loro clienti e accusati di “eversione” o “terrorismo”. Per non parlare delle sparizioni e delle uccisioni; gli oltre 300mila colleghi colombiani peraltro non hanno un’istituzione ufficiale professionale per sostenere e garantire l’esercizio della loro professione. La Giornata è promossa dall’' Osservatorio Internazionale degli Avvocati in Pericolo (OIAD) nato su spinta del Consiglio Nazionale degli Avvocati Francesi, del Consiglio Nazionale Forense italiano, del Consejo General de la Abogacía Española e dell’Ordine degli avvocati di Parigi. Fondato nel 2015, l'obiettivo dell'OIAD è quello di difendere gli avvocati minacciati nell'esercizio della loro professione e di denunciare le situazioni che violano i diritti della difesa troppo frequenti nel mondo.