Continua a spingere la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale il suo vice di Forza Italia, Antonio Tajani. «Dalla quarta votazione possiamo farcela», dice a Repubblica. «C'è un folto gruppo di parlamentari, quelli del Misto, che non stanno in alcun partito e saranno decisivi», dichiara. «Sono in contatto con i nostri parlamentari e dirigenti. Ne abbiamo un numero piuttosto consistente», afferma. «Parleremo anche con Renzi». Tajani considera «inaccettabile» il veto da parte di Pd e M5s. «Non è democratico dire: se c'è Berlusconi non mi siedo al tavolo. Noi siamo disposti a confrontarci con tutti, su tutti. Letta e Conte no». Il centrodestra «sarà coeso», assicura il vicepresidente di Forza Italia. Di Meloni e Salvini «mi fido», aggiunge. E sui guai giudiziari di Berlusconi commenta. «Quali guai? Tutte le vicende di Berlusconi sono finite con un'assoluzione. E sull'unica sentenza passata in giudicato c'è il faro della Corte europea dei diritti dell'uomo, che sta esaminando il ricorso e certamente gli darà ragione», aggiunge. «Il governo rischia se Draghi va al Colle», sostiene l'azzurro. «Senza di lui l'esecutivo di unità dura lo spazio di un mattino».