La quinta sezione della Corte di Appello di Napoli ha assolto Costanzo Apice dall'accusa di essere il killer di Mariano Bacioterracino, ucciso a colpi di pistola nel rione Sanità di Napoli nel maggio del 2009. L'omicidio - diventato particolarmente noto dopo la diffusione da parte degli inquirenti di un video nel quale il sicario veniva ripreso mentre eseguiva con estrema freddezza l'omicidio tra i passanti, davanti a un bar - era finito, nuovamente, al vaglio dei giudici di secondo grado partenopei, dopo la decisione della Corte di Cassazione che aveva rilevato delle criticità relativamente alle valutazioni degli inquirenti dedotte dai video, dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e dalle intercettazioni agli atti. Costanzo Apice, difeso in questo ultimo passaggio giudiziario, dagli avvocati Claudio Davino e Michele Caiafa, era stato condannato all'ergastolo in primo e secondo grado. La Corte di Cassazione, dopo avere accolto le tesi degli avvocati difensori, ha rimandato a un'altra sezione di Corte di Appello di Napoli la decisione sulle presunte responsabilità contestate ad Apice. Il collegio difensivo riuscì a dimostrare alla Suprema Corte che la persona ripresa nei video aveva caratteristiche diverse da quelle del loro cliente. Gli avvocati, in sostanza, dimostrarono che si trattava di una persona somigliante ma differente, per altezza e per ampiezza del passo, dal loro cliente. Il sostituto procuratore generale Giovanni Cilenti, in quest'ultima fase processuale che si è conclusa oggi e che non è riuscita a dare un nome all'assassino di Bacioterracino, ha chiesto e ottenuto dalla Corte di Appello il rinnovo della fase dibattimentale durante la quale sono stati ascoltati nuovamente alcuni «pentiti», caduti però, in contraddizione. In primo e secondo grado Costanzo Apice è stato difeso dall'avvocato Davino insieme con il collega Nino Marazzita.