Roma 1 gen . (Adnkronos) - "Se guardo al cammino che abbiamo fatto insieme in questi sette anni nutro fiducia. L’Italia crescerà". Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha concluso così il messaggio di fine anno di ieri sera, ribadendo e ampliando così l'invito a guardare con "fiducia e speranza al nuovo anno" con il quale aveva iniziato il suo discorso. Parole che hanno rimandato ad incoraggiamenti rivolti agli italiani da altri Capi dello Stato in circostanze analoghe o in contesti diversi. Basti pensare al primo messaggio di fine anno di Oscar Luigi Scalfaro del 31 dicembre 1992, al termine di un anno drammatico segnato dagli attentati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. "Il mio auguro è augurio per l'Italia e l'Italia è di tutti. Auguri proprio a tutti, proprio a ciascuno. E ascoltate: L'Italia risorgerà", scandì al termine di un intervento di 27 minuti il Presidente della Repubblica. E un altro predecessore di Mattarella, Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della Festa del primo maggio del 2005, sottolineò: "dobbiamo avere fiducia nel futuro del nostro Paese. L'Italia ce la farà".