«I primi dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti della variante Omicron» di Sars-CoV-2 «suggeriscono che sarebbe in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini nei confronti dell’infezione, della trasmissione e della malattia sintomatica, soprattutto in chi ha completato il ciclo di due dosi da più di 120 giorni. La terza dose riporterebbe tuttavia l’efficacia dei vaccini a livelli comparabili a quelli contro la variante Delta, conferendo una buona protezione nei confronti della malattia grave». È quanto si legge nella premessa della circolare di "Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento" anti-Covid, firmata dal direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. «Per tali ragioni - si precisa - è opportuno promuovere la somministrazione della terza dose di richiamo (booster) e differenziare le misure previste per la durata e il termine della quarantena sia in base al tempo trascorso dal completamento del ciclo vaccinale primario che alla somministrazione della dose booster».

Ecco le nuove regole per la quarantena: soggetti suddivisi in quattro gruppi

Per quanto riguarda il capitolo "Quarantena e sue modalità alternative", il documento distingue fra «contatti stretti (ad alto rischio)» e «contatti a basso rischio». Fra i contatti ad alto rischio si differenziano 4 gruppi.
  • Il primo comprende i «soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (i.e. abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni»: per loro «rimane inalterata l’attuale misura della quarantena prevista nella durata di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo».
  • Il secondo gruppo riguarda i «soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e che abbiano tuttora in corso di validità il Green pass: se» sono «asintomatici la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo».
  • Il terzo gruppo comprende i «soggetti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster, oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, oppure siano guariti da infezione da Sars-CoV-2 nei 120 giorni precedenti»: per loro «non si applica la quarantena ed è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di auto-sorveglianza termina al giorno 5. È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19».
  • Nel quarto gruppo ci sono «gli operatori sanitari», che «devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto. Quanto invece ai contatti a basso rischio, «qualora abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o Ffp2», secondo la circolare ministeriale «non è necessaria quarantena, ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, tali contatti dovranno sottostare a sorveglianza passiva».
Poi c’è il capitolo "Isolamento", relativo alle persone positive a Covid-19: «Quanto ai soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni - si legge - l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni, e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo».