«Più che un problema di credibilità c'è un problema di riforma del Csm che può portare a una sua credibilità diversa». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi alla conferenza stampa di fine anno. «Il meccanismo di elezione del Csm verrà cambiato certamente. Non credo che riusciremo a farlo nel Cdm di domani». «Magistrati in politica? È un fenomeno che non possiamo apprezzare ma c’è un dettato costituzionale che va rispettato«, ha aggiunto Draghi.

Draghi e la fase pandemica

«Dall'inizio della campagna vaccinale abbiamo somministrato oltre 106 milioni di dosi. Circa l'80% della popolazione ha ricevuto almeno una dose. Abbiamo somministrato 15,6 milioni di terze dosi, invito tutti i cittadini a fare la terza dose: è la priorità. L'evidenza scientifica ci dice che il vaccino funziona molto bene contro le nuove varianti», ha dichiarato Draghi. «Ho detto più volte che dobbiamo difendere la normalità raggiunta. Questo significa niente chiusure, scuola in presenza, socialità soddisfacente. Per farlo, dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili», ha ribadito Draghi rispondendo alle domande. «L'uso di mascherine Ffp2 in certi ambienti chiusi. Non è esclusa l'applicazione del tampone, c'è un periodo in cui la protezione delle prime 2 dosi decresce rapidamente e la terza dose non è ancora stata fatta: in quel periodo può essere utile un tampone per vedere se si è positivi. Sono tutti sistemi per cercare di rallentare la diffusione del virus: ogni decisione sarà guidata dai dati, non dalla politica» ha sottolineato Mario Draghi.

No al lockdown (dice Draghi)

«Per ora non parliamo di lockdown per i non vaccinati, ma ogni risposta è sul tavolo. Ricordiamo che due terzi delle terapie intensive e dei decessi sono per i non vaccinati. E' una realtà tragica, bisogna considerare le conseguenze e sperare che vengano capite da chi non si vaccina», ha detto Draghi. "L'obbligo vaccinale resta sullo sfondo. E' stato già esteso ad alcune categorie, valuteremo l'estensione ad altre categorie. Non so se verrà discussa esplicitamente domani. Se i dati continuano a peggiorare, sarà oggetto di discussione in tempi brevissimi

Draghi e il futuro del Governo

«I miei destini personali non contano assolutamente niente. Non ho particolari aspirazioni di un tipo o dell'altro, sono un uomo, se volete un nonno, al servizio delle istituzioni», ha spiegato Draghi rispondendo ad una domanda sul futuro dell'esecutivo. «La responsabilità della decisione - ha evidenziato - è interamente nelle mani delle forze politiche, non nelle mani di individui: sarebbe un fare offesa all'Italia, che è molto di più di persone individuali. La grandezza del Paese non è determinata da questo o quell'individuo ma da un complesso di forze, di persone e di sostegno politico che permettono di andare nella direzione giusta».

Italia tra i Paesi più vaccinati al mondo

«Abbiamo conseguito tre grandi risultati. Abbiamo reso l'Italia uno dei paesi più vaccinati del mondo, abbiamo consegnato in tempo il Pnrr e raggiunto i 51 obiettivi. Abbiamo creato le condizioni perché il lavoro sul Pnrr continui. Il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà (alla guida, ndr): l'importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo, ed è la più ampia possibile. E' una maggioranza che voglio ringraziare molto», ha concluso Draghi.