Niente vaccini a Giuseppe Delicati, il medico noto per le sue posizioni No Vax indagato per aver rilasciato certificati di esenzione dal vaccino Covid che - dopo l'avvio delle indagini - ha ottenuto l'attestato di medico vaccinatore. A scopo precauzionale la Regione Piemonte ha segnalato all'Asl «l'inopportunità che gli siano consegnate le dosi sino a quando non sarà accertata la sua posizione». Sia «nell'ambito delle indagini in corso» sia «in attesa che il Consiglio dell'Ordine professionale di appartenenza», quello di Macerata, definisca le eventuali responsabilità disciplinari contestategli. Il caso è stato affrontato oggi dal governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e dall'assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, con i vertici dell'Unità di crisi regionale. Insieme al commissario dell'Area Giuridico Amministrativa, Antonio Rinaudo, e al commissario generale Vincenzo Coccolo e delle Politiche sanitarie Emilpaolo Manno, hanno incontrato in video collegamento il direttore dell'Asl To4 Stefano Scarpetta. «Immaginare che un soggetto del genere possa essere considerato idoneo come vaccinatore Covid lo trovo personalmente incredibile - ha detto Cirio al quotidiano La Stampa, che ha sollevato la questione - Ho chiesto l'audizione del direttore generale dell'Asl in modo da avere una relazione chiara sulla vicenda e valutare giuridicamente quali siano gli effettivi poteri di intervento diretto ed immediato della Regione». Finito nella bufera per un video su Youtube in cui contestava l'esistenza della pandemia Covid e l'utilizzo dei vaccini, a settembre Delicati ha avuto in studio a Borgaro Torinese i carabinieri del Nas. I militari hanno prelevato materiale informatico relativo alle esenzioni vaccinali su iniziativa della procura di Torino, che ha aperto un procedimento per falso. «Ho sempre fatto tutto per bene. Ho curato decine di malati a casa loro, evitando ricoveri. Ho seguito i protocolli di Ippocrate e sono tutti guariti», si difende Delicati, 60 anni, ex ufficiale medico di complemento di origini umbre, che deve affrontare anche due procedimenti disciplinari presso l'Ordine dei medici di Macerata, dove ha iniziato la professione medica ed è rimasto iscritto. Quello sulle esenzione dal vaccino anti Covid è già concluso, ma ha circa 30 giorni di tempo per presentare ricorso alla commissione centrale di disciplina. Il secondo è legato all'inchiesta della procura di Ivrea sui video negazionisti ed è sospeso in attesa degli accertamenti della magistratura. «In un momento delicato come questo sul fronte sanitario, trovo increscioso che il collega abbia assunto posizioni discutibili - sottolinea il presidente dell'Ordine di Macerata Romano Mari - La posizione di un medico deve essere chiara, limpida, a favore della scienza. Provo sofferenza perché ci sono tanti medici che lavorano a schiena bassa, senza fare dichiarazioni, ne abbiamo persi 360 per il Covid».