«Mentre si parla di Berlusconi presidente della Repubblica, un fondo straniero, il KKR & Co., si sta comprando Telecom senza che nel Paese vi sia un minimo dibattito. Tra l’altro Telecom, insieme a Leonardo e Cassa Depositi e Prestiti, è in lizza per aggiudicarsi l’appalto miliardario per creare il "cloud", la piattaforma che dovrà accogliere e gestire tutti i dati della Pubblica Amministrazione. Dati sensibili per intenderci. Questi dati, dunque, sarebbero sotto il "controllo" anche di un fondo finanziario con sede a New York. Roba da matti». Lo scrive su Facebook Alessandro Di Battista, ex esponente del Movimento Cinque Stelle. «In questo Paese anormale si parla molto più di Berlusconi al Quirinale che dell’esplosione del malessere giovanile. Mai si erano registrati così tanti ricoveri di bambini e ragazzi per disturbi psichiatrici», prosegue. «È una tragedia silenziosa della quale quasi nessuno si occupa. Oltretutto la pandemia ha dissanguato molti conti correnti. Conseguenza? Sempre meno persone possono permettersi un percorso di psicoterapia. Ci sono incentivi di ogni tipo ma manca un adeguato sostegno a chi ha bisogno di affrontare i disturbi mentali. D’altronde cosa ci si aspetta dal Paese dove si pagano i parcheggi negli ospedali mentre sono gratis nei centri commerciali?». «La parola incendio nessuno la pronuncia più. Eppure è oggi che va fatta prevenzione per non piangere le solite lacrime di coccodrillo estive», continua Di Battista. «È oggi che vanno impostate azioni concrete: acquisto di Canadair, messa in sicurezza del territorio, istallazione di videocamere, piantumazione di alberi, interventi contro l’erosione, manutenzione dei canali di irrigazione. Da noi, al contrario, si aspetta giugno per commentare le consuete temperature record o imprecare contro i soliti piromani senza scrupoli». «Nel Paese alla rovescia nessuno più osa pronunciare la parola mafia. Come se la mafia - scrive - non esistesse più, come se lo Stato l’avesse annientata. Ma quando mai. Siamo il Paese dei depistaggi di Stato, dei collaboratori di giustizia freddati tre giorni prima che cantassero sui mandanti occulti delle stragi, dei carabinieri e degli uomini dei servizi condannati per concorso esterno in associazione mafiosa. Ma pare non interessi, certamente interessa meno che riportare tutte le dichiarazioni di B. in campagna elettorale permanente per il Colle». «Sono convinto che fino a qualche tempo fa Berlusconi non ci pensasse minimamente di diventare Capo dello Stato. L’uomo ha la moralità che ha, ma certo non è un coglione. Oggi inizia a pensarci. Perché il fatto stesso che se ne parli, che si parli di una roba così assurda, ci fa capire che in questo Paese è drammaticamente tutto possibile», conclude Di Battista.