Blitz a Marghera e in altre province del Veneto per stroncare la riorganizzazione del clan dei Mestrini, costola della Mala del Brenta. Sono 39 le misure cautelari eseguite, 80 le persone finite nell’indagine coordinata dalla Dda di Venezia. I Carabinieri del Ros hanno dato vita al blitz questa mattina all’alba, a Marghera, ma anche a Padova, Treviso, Rovigo e fuori regione a Cuneo e Siena. Le accuse, per quella che è stata denominata Mala del Brenta 2.0, sono di associazione per delinquere, concorso esterno in associazione per delinquere, detenzione e porto di armi da fuoco, spaccio di stupefacenti, estorsione, rapina, usura e altri delitti. L’operazione è scattata al culmine di un’indagine durata 5 anni, denominata «Papillon«. L’obiettivo principale del clan, ricostituitosi dopo la scarcerazione di esponenti della frangia dei mestrini, era quello di controllare e gestire le grandi rotte del flusso turistico della laguna.