Opportunità di lavoro con buone prospettive di guadagno. Un binomio che di questi tempi è particolarmente incoraggiante. Il portale InPA (si veda anche Il Dubbio del 12 novembre scorso), fiore all’occhiello del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, ha l’obiettivo ambizioso di svecchiare la Pa, di rendere veloce e trasparente il reclutamento nel pubblico impiego delle risorse umane che dovranno realizzare il Pnrr e di garantire il turnover negli uffici pubblici. «I 250 miliardi del Pnrr avranno bisogno di specialisti e professionisti», che saranno pagati all'interno del Pnrr anche fino a 100mila euro l'anno, ha spiegato Brunetta durante la presentazione di InPa. «Avremo nel prossimo quinquennio 1-1,3 milioni di forza lavoro variamente specializzata, professionisti con contratti a termine e alla fine del quinquennio la legge prevede che il 40% di queste persone possano essere assorbite dalla Pa in forma ordinaria attraverso una procedura concorsuale», ha spiegato il ministro. Saranno assunti, per ora, con contratti 3+2 e incarichi professionali. Il portale InPa serve a reclutare le risorse umane necessarie a realizzare «non solo il Pnrr ma anche il rinnovo del turnover». Dal prossimo anno, dunque, avremo circa 100-120mila nuove assunzioni «per via ordinaria, con contratti di lavoro a tempo indeterminato secondo qualifiche specialistiche» e 500-600mila nuovi assunti nei prossimi 5 anni. Il portale nazionale del reclutamento inpa.gov.it (già operativo) è stato sviluppato con Almaviva e verte su una partnership con LinkedIn Italia. A questo si affianca il servizio Linea Amica Digitale, curato direttamente da Formez Pa come supporto per le amministrazioni che attueranno il Pnrr. Il professionista che intende iscriversi al portale deve inserire prima di tutto il curriculum vitae, indicando le esperienze fatte, le competenze e le proprie preferenze. Ad oggi si contano 95mila iscrizioni (prevalgono gli uomini, il 53%). I laureati in giurisprudenza sono poco più di 9mila e seguono quelli in possesso della laurea in Scienze economico-aziendali. Per quanto riguarda la provenienza delle candidature al primo posto risultano Lazio (14mila), seguite da Campania (12mila), Sicilia (11mila) e Puglia (9mila). Le candidature dalla Lombardia sono 6mila, dal Piemonte quasi 4mila e dal Veneto 4.189. Le regioni più ricche confermano la tendenza di una minore domanda di pubblico impiego. Come primo caso concreto, fanno sapere dal ministero della Pubblica amministrazione, ci sarà entro la fine dell’anno l’assunzione di mille professionisti per la semplificazione, sempre previsti dal Pnrr. Il fabbisogno di avvocati esperti in diritto ambientale è pari a 4 unità. Brunetta non nasconde ottimismo: «Non mi preoccupano gli alti stipendi dei professionisti che dovremo assumere, ma la ricerca delle persone giuste tra tecnici e professionisti che servono alla Pa». Ha aggiunto che «le remunerazioni non saranno tutte uguali e non saranno tutte intorno ai 100mila euro, dato che cerchiamo professionalità diverse». Per rafforzare l’operatività di InPA lo scorso 3 novembre è stato firmato il protocollo d’intesa tra la presidente del Cnf Maria Masi e il ministro della Pa. La collaborazione si basa sulla realizzazione di «forme di cooperazione a carattere organizzativo e tecnico (interoperabilità di piattaforme informatiche), in modo da consentire l’implementazione di funzioni specifiche di ricerca nell’ambito del Portale per la selezione di professionisti da reclutare nella Pa».