È Francesco Lo Voi il candidato di maggioranza proposto dalla quinta commissione: a lui sono andati i voti del presidente, Antonio d’Amato, di Magistratura Indipendente, del laico di Forza Italia Alessio Lanzi, dei togati Alessandra Dal Moro (Area) e Michele Ciambellini (Unicost). A favore di Marcello Viola si è espresso Sebastiano Ardita, di Autonomia&Indipendenza, mentre si è astenuto il laico in quota M5S Fulvio Gigliotti. Rimane dunque fuori dalle proposte, che saranno portate all’esame del plenum, l’attuale procuratore, Michele Prestipino. La commissione aveva ripreso nelle scorse settimane la discussione sulla nomina, finita al centro della bufera scatenata dall’incontro all’Hotel Champagne del 9 maggio 2019, quando Luca Palamara, 5 extogati del Csm e i deputati Luca Lotti e Cosimo Ferri discussero proprio della nomina del capo dei pm romani. Le intercettazioni di quell’incontro e lo scandalo che ne derivò portarono all’azzeramento del lavoro fatto, che si era concluso a un voto a maggioranza a favore di Viola, e all’avvio di una nuova istruttoria, culminata con la scelta di Prestipino. I consiglieri hanno quindi deciso di esprimersi sui candidati da proporre al plenum senza aspettare il pronunciamento delle Sezioni unite della Cassazione, atteso per martedì prossimo, 23 novembre, alle quali Prestipino ha fatto ricorso contro la sentenza del Consiglio di Stato, lamentando i vizi di «eccesso di potere giurisdizionale» e «invasione della sfera di discrezionalità riservata al Csm».