«Pregare per le vittime di pedofilia, per coloro che hanno ricevuto sulla propria pelle e nel proprio cuore ferite così gravi. Ci vogliamo fare carico di questi dolori, chiedendo perdono. Ma vogliamo nello stesso tempo che questa iniziativa aumenti la coscienza e la responsabilità di tutto il popolo di Dio nei confronti dei bambini, dei ragazzi e degli adolescenti affidati alla nostra custodia in tutti inostri ambienti, dalle parrocchie agli oratori e alle scuole». Così mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia e presidente del Servizio nazionale della Cei per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, presenta al Sir la prima Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti che si celebra oggi, giovedì 18 novembre.

Pedofilia, l'appello dei vescovi agli abusatori

Varie sono le iniziative promosse a livello locale dalle diocesi. Per la Giornata di oggi, mons. Ghizzoni rivolge una parola alle vittime, agli abusatori ancora nascosti e alle comunità cattoliche in Italia. «Alle vittime - dice - chiediamo perdono ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza umana e soprattutto disponibilità ad accogliere la loro esperienza, ascoltare la loro storia e accompagnarle secondo le loro esigenze. Agli abusatori, invece, direi questo: qualunque cosa sia successa nella vostra vita, venite fuori, chiedete aiuto, parlate con degli esperti e affidatevi ad un accompagnamento psicologico e spirituale. Da soli non ne uscirete mai». Infine un appello alle comunità: «Il Papa ci chiede di reagire tutti insieme perché per rendere sani e sicuri i nostri ambienti e le nostre attività bisogna che tutti facciano la propria parte».