Hanno sfilato indossando delle pettorine a strisce verticali bianco e grigio, qualcuna con un numero appiccicato.Come le divise fatte di stracci dei lager nazisti, come i prigionieridi Auschwitz. E per rendere ancora meglio l’idea hanno marciato, due a due, aggrappati a una corda inframezzata di nodi che aveva tutta l’intenzione di richiamare il filo spinato. Sempre evocando i campi di concentramento. È stata la  messa in scena dai «No Green pass» a Novara. Ai cartelli si è aggiunta la marcia forzata. Una provocazione che ha indignato moltissimi cittadini ed esponenti politici e soprattutto i rappresentanti della comunità ebraica. Noemi Di Segni, presidente dell'Ucei, Unione delle Comunità ebraiche italiane all'Ansa ha dichiarato: «Paragoni impossibili come quello cui abbiamo assistito costituiscono un assoluto abuso e un'offesa alla Memoria, che non è solo Memoria ebraica ma patrimonio comune di una società e civiltà». Per Rossella Bottini Treves, presidente della Comunità ebraica di Novara e Vercelli: «È già successo in altre città italiane ma queste persone non sanno cosa è stata la Shoah - sottolinea a La Stampa - È pazzesco che si manifesti in questo modo. La storia bisogna conoscerla e fatti del genere mi lasciano senza parole. Lo sforzo della nostra Comunità va soprattutto nella direzione della conoscenza, del sapere. Ovviamente del sapere rivolto a tutti, non solo alle nuove generazione di ebrei». Il ministro della Salute Roberto Speranza a Mezz’ora, il programma di Raitre condotto da Lucia Annunziata, ha detto: «Ho visto immagini nelle ultime ore che mi hanno scioccato, manifestazioni che richiamano ai campi di concentramento sono fuori da ogni grazia di Dio. Parlare di dittatura sanitaria vuol dire usare una «parola impropria che va usata con prudenza». E su twitter Emanuele Fiano del Pd scrive: «Abbiamo cresciuto una parte di popolo nell’ignoranza più abissale. Novara, manifestazione No GreenPass, i manifestanti sfilano vestiti da prigionieri dei lager nazisti. Non hanno idea della storia. Noi sì purtroppo, e sappiamo che quando poi dovesse prevalere l’ignoranza...». E il senatore Pd Andrea Marcucci aggiunge:  «Persone che non hanno mai visto un lager, che non hanno mai studiato la storia, che non hanno mai sentito un racconto dai loro nonni. Mi fanno paura, mi fanno pena e chiedo scusa per chi ha patito l’inaudita violenza nazifascista. Paragonare il vaccino, il green pass, a quelloche è avvenuto in Europa, è da folli scriteriati come le persone che ieri hanno manifestato a Novara».