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È stato rinviato a giudizio con l’accusa di atti sessuali sulla sposa, un 26enne residente a Corigliano d’Otranto (Lecce), scelto dallo sposo come testimone. Il procedimento scaturisce dalla denuncia presentata dalla coppia. L’episodio al centro del processo sarebbe avvenuto il 29 maggio scorso in una sala ricevimento della provincia di Lecce. Secondo l’accusa, il 26enne avrebbe raggiunto la sposa al bar e le avrebbe palpato il seno. L’udienza preliminare si è svolta oggi davanti al gup del tribunale di Lecce, Michele Toriello, al quale il pubblico ministero Luigi Mastroianni ha chiesto il rinvio a giudizio. Il gup ha ammesso la costituzione di parte civile della sposa che ha chiesto il risarcimento dei danni quantificati in 50mila euro. Il difensore dell’imputato, Walter Gravante del foro di Lecce, ha chiesto e ottenuto l’ammissione al rito abbreviato condizionato, sia all’ascolto di due testimoni che alla produzione di alcuni video e documenti. «Il primo video è quello in cui si vede il testimone di nozze, imputato, aggredito selvaggiamente dallo sposo», spiega a LaPresse il penalista facendo riferimento al breve filmato che diventò virale sui social nell’immediatezza dei fatti. «Il testimone ha riportato la frattura di alcune vertebre con prognosi di 30 giorni, stando al primo referto medico», prosegue l’avvocato Gravante. «Il secondo video è quello in cui parla il titolare del ristorante ed esclude l’episodio contestato», va avanti. «Ci sono, poi, i messaggi tra la sposa e la moglie del testimone e la denuncia per lesioni aggravate presentata dallo stesso testimone nei confronti dello sposo», conclude. Prima udienza il prossimo 10 dicembre.