La procura della Repubblica di Santa Maria Capua a Vetere, ha chiuso le indagini sui pestaggi avvenuti in carcere ai danni dei detenuti, nel reparto “Nilo” il 6 aprile del 2020. Le persone che rischiano il processo sono 120, ovvero più del doppio delle cinquantadue colpite nello scorso mese di luglio dall’ordinanza di custodia cautelare che aveva raggiunto parte delle guardie penitenziarie. L’inchiesta conta 87 capi d’accusa, mentre le parti offese individuate dal pm che segue l’indagine sono 177. Le ipotesi di reato contestate sono lesioni personali aggravate, abuso d’autorità, falso ideologico e calunnia nei confronti dei detenuti. Ma è contestato soprattutto il reato di tortura. Infine, la procura di Santa Maria Capua a Vetere contesta anche l’omicidio colposo in relazione al decesso dell’algerino Hakime Lamine. Ora toccherà agli indagati scegliere di farsi interrogare o presentare una memoria difensiva. Poi arriverà, presumibilmente, la richiesta di rinvio a giudizio.