«Non abbiamo paura di dire che l’obbligatorietà del vaccino è una opzione in campo, che non abbiamo mai escluso, che continuiamo a valutare e che monitoreremo anche sulla base del quadro epidemiologico, oggi abbastanza lineare». A dirlo è il ministro della Salute Roberto Speranza intervistato dal direttore de «La Stampa» Massimo Giannini nell’ambito della prima giornata del «Festival di Salute» organizzato da Gedi.

«Cure gratis anche ai no vax»

In un passaggio del suo intervento, il ministro plaude al decreto approvato oggi in cdm con il quale si estende l'obbligo di green pass anche per il personale nelle Rsa. «È un passaggio in più che a mio avviso è molto importante - spiega-.Non è un fatto banale. Stiamo dicendo che si può fare, la Costituzione la prevede all’art.32 con un voto del Parlamento». Ma al tempo stesso allontana l'ipotesi di limitare l'accesso dei No vax al servizio sanitario gratuito: «C’è che dice di far pagare le cure agli ammalati che non si sono vaccinati? No, la cosa più bella del nostro Sistema sanitario nazionale è il suo universalismo. Se una persona sta male non conta chi sei, se sei ricco o povero, se hai fatto il vaccino o meno. Devi essere curato». «Poi è chiaro - sottolinea Speranza - che chi non si vaccina fa un danno e produce anche un costo ma questi principi sono troppo importanti e dobbiamo difenderli con tutto ciò che abbiamo».

«Pugno duro con i violenti, persuasione con persone che hanno dubbio»

«La linea del Governo è netta. Il Green pass è lo strumento per chiudere questa fase e aprire una fase nuova», mette in chiaro quindi il ministro, sottolineando che «senza il vaccino e con questi stessi casi saremo stati costretti a misure restrittive e molto molto limitative». «La battaglia è ancora in corso, non abbiamo ancora vinto ma la scienza ci ha consegnato i vaccini, lo strumento principe per arrivare a gestire il virus. Io sono ottimista, anche perché il tasso di vaccinazione crescerà ancora», aggiunge Speranza, che dopo i fatti di oggi - le perquisizioni in tutta Italia agli attivisti No-vax - condanna con fermezza ogni forma di violenza. «Chi fa uso di violenza per me è incompatibile con ogni incarico pubblico, figuriamoci nella scuola. Pugno molto duro con i violenti ma insistere con al persuasione con persone che hanno dubbio», dice.

«Sul green pass non abbiamo ceduto a Salvini»

Sull’allargamento del Green Pass avete ceduto a Salvini? «Assolutamente no - risponde il ministro - la nostra valutazione su questa materia è sempre di natura sanitaria, sul piano delle scelte di merito, e anche di grande attenzione sul piano della scrittura delle norme». «Io penso che questi temi saranno ancora affrontati, ma non vedo nessun elemento di natura politica, c’è solo l’interesse del Paese. Le dinamiche politiche non posso avere spazio, sono troppo piccole rispetto alla posta in gioco. Chiedo a tutti un atteggiamento diverso: non si fa politica sul Covid. E pensare di poter prendere qualche voto su questa materia fa solo male al Paese». «Stiamo estendendo il Green pass e lo estenderemo ancora nelle prossime settimane e come ha detto il presidente Draghi l’obbligo è una facoltà che la Costituzione ci offre all’articolo 32. Il vaccino Covid è già obbligatorio per il personale sanitario e con il decreto approvato oggi - ricorda Speranza - lo è anche per il personale non sanitario esterno o interno che lavorano nelle Rsa, luoghi molto delicati e una ferita per il Paese per quello che è successo».

Terza dose, ok dell'Aifa

A proposito di richiamo annuale e terza dose del vaccino, sulla quale l'Aifa ha dato oggi l'ok, Speranza conferma che è «un’ipotesi in campo ma va approfondita con la comunità scientifica. Anche il vaccino credo che sarà perfezionato, adattato alle nuove varianti e migliorato». «Il Cts dell’Aifa ha chiuso il suo lavoro e credo che la notizia ufficiale sia quella del via libera alla terza dose», ha confermato il ministro.