«Non ci saranno scossoni. Chi minaccia il governo, minaccia la ripresa del Paese». A dirlo, in un'intervista a Repubblica, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Non vedo nessun rischio per l'esecutivo. E le assicuro che nel Movimento facciamo tutti parte della stessa comunità» aggiunge Di Maio. E alla domanda se vede il rischio di un voto anticipato dopo l'elezione del nuovo presidente della Repubblica risponde: «Non c'è in questo momento nessuno che parli di elezioni anticipate e non penso ci saranno scossoni nei prossimi sei mesi». Poi prosegue: «Se pensiamo a nuove elezioni con 200 miliardi da spendere, non ci stiamo concentrando sui bisogni del Paese. La pandemia ha cambiato tutto e se la politica non si adegua si aprirà un vuoto».

Di Maio, dalla riforma Cartabia al rapporto con Conte

Per il ministro, «le persone chiedono stabilità, prospettiva, concretezza. La sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza è l'ultima occasione che abbiamo per allinearci ai competitor europei. Se blocchiamo tutto in Europa diranno: ecco, sempre i soliti». Quanto alla riforma della giustizia Di Maio sottolinea: «La fiducia alla Camera è arrivata. E sarà così anche al Senato, perché la linea dei 5 stelle è votare a favore di questa riforma. Io direi che, alla fine, il Movimento ha dimostrato compattezza. Sta garantendo il suo supporto e continuerà a essere determinante». E sui rapporti con l'ex premier Conte il ministro spiega: «La fiducia tra me e Conte non è in discussione, ma da giorni sono io che ricevo attacchi con delle veline e confido ancora che arrivino smentite. Quello che non si è capito è che queste diatribe interne non indeboliscono solo il Movimento, ma chi lo guida. È sempre stato così».