Nella giornata in cui si è raggiunto il 60% di vaccinati in Italia il sito di prenotazione della Regione Lazio è stato attaccato dagli hacker. Potrebbe essere stata una mail, o un click su un link ad aver fermato stanotte il sito Internet della Regione Lazio. Si tratta, secondo gli esperti, di un poderoso, ma in sè semplice, attacco informatico: un ransomware, ovvero un codice che si installa nel computer nel momento in cui viene scaricato un file infetto e che "protegge" con una crittografia tutti i contenuti che incontra sulla sua strada. File, cartelle,documenti. Appena un destinatario apre un allegato maligno o fa clic su un link compromesso, il malware viene scaricato nel sistema dell’utente e comincia il suo lavoro di crittografia dati. Non è il primo caso: quello più eclatante successe nello scorso mese di maggio, all’americana Colonial Pipeline. «L’attacco riguarda tutto il Ced regionale, il cuore del sistema informativo della Regione. C’è anche il portale di salute Lazio che gestisce tutta la parte di prenotazione e registrazione e successivamente di certificazione». Lo ha detto all’AGI l’assessore regionale alla sanità del Lazio Alessio D’Amato che aggiunge: «I sistemi di sicurezza hanno funzionato e sono stati subito allertati secondoi protocolli operativi e le forze dell’ordine stanno indagando. Sono in corso le verifiche sull’operatività del sistema che potrà riprendere quando si avrà piena certezza che tutto funzioni e che l’attacco è stato debellato per evitare complicazioni e trasferimenti anomali di dati». L'assessore D'Amato ha dichiarato che «In questa fase c’è una sospensione delle prenotazioni perchè c’è l’impossibilita di accesso al sistema e un rallentamento delle procedure operative di somministrazione perché dovranno essere condotte manualmente. Chiediamo pazienza agli utenti».