«Le proteste contro il green pass? Cè un elemento di ribellismo. Ci sono italiani che obiettano a ciò che dice lautorità, vogliono essere liberi in un sistema in cui lautorità può essere sfidata continuamente. Pensano che la libertà sia fare ciò che tutti vogliamo individualmente, senza comprendere che la libertà ha dei limiti nel momento in cui incide sulla libertà altrui». A dirlo è il politologo Gianfranco Pasquino intervenendo ai microfoni della trasmissione "LItalia sè desta" su Radio Cusano Campus. «Ovviamente è una cosa che non succede solo in Italia, ma la vediamo ovunque nel mondo. La destra ha sempre avuto un atteggiamento non molto incline a valutare la scienza, gli scienziati vengono considerati come elite, cè dunque una parte di anti-scientismo, non è vero per tutti i dirigenti della destra ovviamente, ma è più evidente nella destra che nella sinistra», aggiunge Pasquino. «Mi pare che ci sia una discussione vera sui meriti dei vaccini e sui demeriti di chi non si vaccina, cè una discussione sulla scienza, se i no vax sono disposti a discutere va bene, se invece il problema è il complotto delle forze esterne allora è inutile discutere». «Il green pass non è un obbligo, è richiesto, non imposto. È unofferta alla libertà di scelta, cè unalternativa. Io non credo si arriverà allobbligo dei vaccini, ma ricordiamo che in passato cè stato ad esempio per la poliomelite e se il covid diventasse più aggressivo e creasse ancora più problemi non escludo che si possa arrivare allobbligo», ha concluso.